Ragazza stuprata nel Metaverso, indaga la Polizia
Si tratta della prima indagine di questo tipo: «Anche se fisicamente la 16enne non ha subito danni, c’è un impatto emotivo e psicologico che è molto più duraturo», spiegano gli inquirentiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nel Regno Unito la polizia sta indagando su una violenza sessuale avvenuta nel Metaverso.
Si tratta della prima indagine di questo tipo, la vittima è una ragazza di 16 anni che indossava un visore per la realtà virtuale e stava giocando quando il suo avatar è stato accerchiato, denudato e aggredito da tanti altri avatar.
La violenza virtuale, anche se fisicamente la ragazza non ha subito danni, non è un gioco, ha spiegato un funzionario di polizia al Daily Mail.
«Sulla vittima – ha detto – c’è un impatto emotivo e psicologico che è più duraturo di qualsiasi lesione fisica». E proprio per questo sono scattate le indagini, anche se i contorni giuridici del caso sono tutti da chiarire.
Si apre dunque una questione di non poco conto, quanto uno stupro nella realtà virtuale può essere accomunato a quello nella vita reale?
Il punto, spiega al Daily Mail un inquirente che dice che il metaverso è già «pieno» di reati sessuali, è che la vittima è stata braccata a sua insaputa. Stava semplicemente giocando, non si sa a quale gioco, ma è certo che non esistono giochi online il cui obiettivo sia stuprare le donne.
(Unioneonline/L)