Radja Nainggolan è in libertà vigilata. Questa la decisione del gip dopo l’interrogatorio al centrocampista ex Cagliari, arrestato ieri nell’ambito di un’indagine sul traffico internazionale di droga.

Il calciatore è formalmente indagato per partecipazione a un’organizzazione criminale, hanno annunciato i suoi avvocati Mounir e Omar Souidi. Tuttavia, hanno aggiunto, «è stato rilasciato con condizioni», cioè sottoposto a libertà vigilata, dopo essere stato ascoltato dal giudice istruttore.

Secondo i suoi avvocati non è stato interrogato dal Gip sul traffico di droga, ma solo sulle somme di denaro che avrebbe dato ad alcuni conoscenti. Tuttavia, Radja Nainggolan non è stato indagato per riciclaggio di denaro.

Nell’interrogatorio, durato circa un’ora, gli è stato chiesto un chiarimento su quelle somme date o prestate a conoscenti. 

Somme che, ha spiegato lo stesso legale, non hanno alcun legame con la droga. «Si tratta di soldi che ha dato a persone che voleva aiutare finanziariamente perché è un uomo gioviale. Dobbiamo ora determinare se queste persone hanno utilizzato questi soldi illegalmente».

Secondo l'avvocato non si tratta di cifre ingenti, soprattutto se messe a confronto a quelle che l'ex nazionale belga ha potuto guadagnare nella sua vita di calciatore professionista. «Forse è stato ingenuo, ma non ha mai avuto intenzione di aiutare persone provenienti da un certo background».

Nainggolan ha trascorso una notte in cella: «Ha avuto un forte impatto su di lui, è stato tutt’altro che piacevole. Ma non ha nulla da rimproverarsi, non ha commesso alcun atto criminale, quindi può tenere tranquillamente la testa alta».

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata