«Il dipartimento di Giustizia della provincia di Alborz, a ovest di Teheran, ha condannato a morte quattro persone per avere distribuito bevande alcoliche avvelenate nella città provinciale di Karaj, situazione che lo scorso anno ha portato alla morte 17 persone mentre altre 191 sono state ricoverate in ospedale».

Lo ha affermato il capo del Dipartimento di Giustizia di Alborz, Hossein Fazeli Harikandi, come riferisce l’agenzia iraniana Isna, aggiungendo che sono in tutto 11 le persone arrestate in questo caso, tra cui i 4 condannati a morte mentre gli altri 7 sono stati condannati al carcere.

Le condanne sono legate al divieto assoluto di bere e vendere bevande alcoliche in Iran, a partire dalla fondazione della Repubblica islamica nel 1979. 

Per aggirare la proibizione si è diffuso nel Paese un mercato illegale relativo all'alcol, con distillati che vengono creati clandestinamente, e nei laboratori illegali, nel corso degli ultimi quarant'anni, sono stati di frequente prodotti e diffusi alcolici contaminati e contenenti metanolo. 

A maggio 2023, ad esempio, 309 persone sono state ricoverate in ospedale e 31 sono morte proprio per avere consumato alcolici “avvelenati”.

(Unioneonline)

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