Notte di rabbia e scontri a Nanterre, alla periferia ovest di Parigi, dopo la morte di un 17enne – Naël M. -colpito e ucciso da un proiettile sparato da un poliziotto.

L’episodio è avvenuto durante un controllo, nel corso del quale il giovane avrebbe provato a reagire. 

In seguito all’accaduto, l'agente, la cui responsabilità è stata accertata in un video circolato sui social, è stato arrestato e attualmente è detenuto in carcere. Nel quartiere, invece, è esplosa la protesta.

Gruppi di giovani hanno eretto barricate e dato alle fiamme alcune auto, innescando la reazione delle forze dell’ordine che hanno usato i lacrimogeni per disperdere la folla. Almeno 24 le persone fermate, mentre una ventina di agenti sono rimasti feriti nei tafferugli. 

L’episodio ha ovviamente scosso l’opinione pubblica. «Sento dolore per la mia Francia», ha commentato la stella della nazionale di calcio transalpina Kylian Mbappè.

Il presidente Emmanuel Macron ha parlato di un «episodio ingiustificabile», mentre il ministro dell’Interno Darmanin, in previsione di nuove tensioni, ha inviato altri 2.000 gendarmi a presidiare la banlieu della capitale.

(Unioneonline/l.f.)

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