Discorso alla nazione di Khamenei: «Gli americani sappiano che non ci arrenderemo»
L’ayatollah risponde all’ultimatum di Donald Trump, gli Usa valutano l’ingresso in guerra. Teheran colpisce ancora le città israeliane («Usati missili ipersonici»), le Idf hanno preso dii mira altri siti per il programma nucleare e un’università di Teheran(Ansa)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nuova notte di missili tra Iran e Israele, con Teheran che annuncia di avere utilizzato anche quelli ipersonici e le Idf che assicurano di aver colpito siti per il programma nucleare di Teheran.
E Khamenei risponde all’ultimatum di Trump: «La battaglia ha inizio, non mostreremo alcuna pietà», scrive in un post su X. Per poi parlare in tv con un discorso alla nazione: «Gli americani sappiano che non ci arrenderemo, qualsiasi intervento militare Usa causerà loro danni irreparabili».
Ieri il presidente Usa ha lanciato un ultimatum a Teheran, chiedendo una «resa incondizionata» e minacciando la Guida Suprema: «Sappiamo dov’è Khamenei, per ora non lo eliminiamo». Trump sta seriamente considerando di entrare in guerra e lanciare un attacco contro l’Iran, secondo i media statunitensi, che citano alcune fonti che hanno parlato dopo la riunione di sicurezza di ieri alla Casa Bianca. Ma non tutti i repubblicani sarebbero d’accordo.
Al termine del G7 ha parlato anche Giorgia Meloni: «L'obiettivo è arrivare a negoziati che consentano all'Iran di non diventare una potenza nucleare. Si va verso l'escalation ma uno scenario diverso è ancora possibile», ha detto la premier, bocciando l’ipotesi di una mediazione di Vladimir Putin.
LA DIRETTA
Khamenei: «Non ci arrenderemo»
"Le persone intelligenti che conoscono l'Iran, la nazione iraniana e la sua storia non parleranno mai a questa nazione con un linguaggio minaccioso, perché la nazione iraniana non si arrenderà e gli americani devono sapere che qualsiasi intervento militare statunitense causerà loro senza dubbio un danno irreparabile". Lo ha detto la Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, in messaggio trasmesso in tv, secondo quanto riporta Irna, l'agenzia di stampa ufficiale dello Stato islamico.
"La nazione iraniana resisterà fermamente a una guerra imposta, così come resisterà fermamente a una pace imposta, e questa nazione non si arrenderà a nessuno di fronte all'imposizione. Gli americani sappiano che non ci arrenderemo”, ha aggiunto.
Khamenei parla in tv
Israele bombarda siti nucleari in Iran mentre Ali Khamenei parlerà in televisione dopo aver sfidato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "Dobbiamo rispondere con forza al regime terroristico sionista. Non mostreremo alcuna pietà per il (potere) sionista", ha dichiarato l'ayatollah, mentre le sue forze armate annunciavano di aver lanciato missili balistici ipersonici verso Israele.
Dall'inizio del conflitto tra i due Paesi nemici, il 13 giugno, innescato da un attacco israeliano senza precedenti contro l'Iran, 224 persone sono state uccise in Iran, secondo l'ultimo conteggio del ministero della Salute, e 24 in Israele, secondo il governo.
Affermando di avere informazioni di intelligence che dimostravano che Teheran si stava avvicinando al "punto di non ritorno" verso la bomba atomica, Israele ha colpito centinaia di siti militari e nucleari in Iran e ucciso alti funzionari iraniani e scienziati nucleari.
Ue: «Non vogliamo il cambio di regime in Iran»
"Sia chiaro, un cambio di regime non rientra nella posizione concordata dell'Ue". Lo ha sottolineato il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue Anouar El Anouni nel corso del briefing con la stampa. Il portavoce ha ribadito che, come spiegato più volte da Bruxelles, l'Iran dove "mai avere o acquisire armi nucleari".
Mosca: «L’intervento Usa sarebbe destabilizzante»
La Russia mette in guardia gli Usa da un intervento diretto nella guerra contro l'Iran, avvertendo che destabilizzerebbe in modo drammatico la situazione in Medio Oriente. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov all'agenzia Interfax. Ryabkov ha aggiunto che Mosca continua a mantenere contatti sia con l'Iran sia con Israele.
L’appello del Papa
"In nome della dignità umana e del diritto internazionale ripeto ai responsabili ciò che soleva dire Papa Francesco: 'La guerra è sempre una sconfitta'. E con Pio XII: 'Nulla è perduto con la pace tutto può esserlo con la guerra'". Lo ha detto Papa Leone XIV al termine dell'udienza generale.
Iran a Onu: «Pronti a rispondere ad attacchi Israele e Usa»
L'ambasciatore iraniano all'Onu a Ginevra ha affermato che Teheran risponderà "senza limiti" agli attacchi di Israele e anche a quelli degli Stati Uniti se dovessero decidere un loro coinvolgimento diretto. Lo scrive l'israeliano Haaretz, citando la Reuters. L'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite a Ginevra, Ali Bahreini, ha detto che l'Iran risponderà "seriamente e con forza, senza alcuna restrizione" agli attacchi israeliani sul suo territorio". Se Teheran giungesse alla conclusione che gli Stati Uniti sono coinvolti in questi attacchi - ha aggiunto -, inizierebbe a rispondere anche all'aggressione statunitense.
Università di Teheran colpita
Non solo siti nucleari, ma anche un'università di Teheran è stata presa di mira dagli attacchi di questa notte sull'Iran. Lo riportano i media britannici, precisando che si tratta della Imam Hossein, un ateneo che si ritiene finanziato dal corpo della Guardia Rivoluzionaria Islamica (i cosiddetti pasdaran) alla periferia est della capitale iraniana. Ignoti al momento i possibili danni.
Khamenei: «Nessuna pietà per i leader israeliani»
La guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha affermato, in un post su X, che il suo Paese non mostrerà "alcuna pietà" nei confronti dei leader israeliani, poche ore dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto a Teheran una "resa incondizionata". "Dobbiamo dare una risposta forte al regime terrorista sionista. Non mostreremo alcuna pietà ai sionisti", ha scritto. Ieri, Trump ha chiesto la "resa incondizionata" della Repubblica Islamica ventilando che gli Stati Uniti potrebbero facilmente assassinare Khamenei.
Wsj: «Trump non ha ancora deciso se attaccare l'Iran»
Il presidente Donald Trump non ha ancora deciso se gli Stati Uniti si uniranno a Israele per attaccare i programmi nucleari e militari iraniani, stando alle dichiarazioni di alcuni funzionari della Casa Bianca al Wall Street Journal. Le fonti affermano che l'attacco è stata una delle diverse opzioni discusse durante una riunione tra Trump e il suo team di sicurezza nazionale. Il report afferma che il presidente Trump spera ancora che la minaccia di un'azione militare statunitense porti l'Iran ad accettare le richieste degli Stati Uniti nei colloqui sul nucleare.
I Pasdaran dichiarano il 'dominio' sullo spazio aereo di Israele
Le Guardie della rivoluzione iraniana hanno dichiarato di avere raggiunto "il dominio totale sui cieli dei territori occupati (Israele, n.d.r.), rendendo le difese israeliane impotenti di fronte agli ultimi attacchi missilistici dell'Iran". Lo riferisce Tasnim, agenzia vicina ai pasdaran, secondo cui "una nuova tornata di attacchi missilistici da parte dell'Iran ha preso di mira posizioni nei territori occupati mercoledì mattina, segnando l'undicesima ondata della risposta di Teheran all'aggressione israeliana".
(Unioneonline)