Boris Johnson e l’appartamento “d’oro”: “Tutto regolare”
Il premier replica agli attacchi Labour: “L’inchiesta non troverà nulla”
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Boris Johnson è sicuro di non aver violato alcuna norma sugli standard di comportamento ministeriali nella vicenda della ristrutturazione "d'oro” dell'appartamento di Downing Street scelto come abitazione sua e della compagna Carrie Symonds fin da quando è primo ministro. E che la Commissione elettorale non avrà "nulla da trovare" nella sua inchiesta parallela sul sospetto che parte dei costi dei lavori possa essere stata, almeno inizialmente, anticipata da donatori privati attraverso le casse del Partito Conservatore.
"Adempiremo a tutte le loro richieste, non credo ci sia nulla da trovare o nulla di cui preoccuparsi", ha tagliato corto Johnson rispondendo ai giornalisti che lo incalzavano sulla faccenda a margine di una visita a una scuola di Londra, non senza insistere che non si tratti di una priorità per il Regno.
"Noi siamo concentrati su ciò che conta davvero - ha proseguito il premier Tory in risposta agli attacchi che continuano, sui media come dagli avversari politici - e credo che la gente nella stragrande maggioranza sia pure non concentrata su questa questione bensì sul lavoro che il governo sta facendo per portare il Paese fuori dalla pandemia" da Covid.
GLI ATTACCHI – Il leader dell'opposizione laburista Keir Starmer, in tour elettorale a Manchester in vista del voto amministrativo britannico del 6 maggio, ha tuttavia insistito a prendere di mira il premier sulla vicenda dell'appartamento, bollando come "una farsa" il suo atteggiamento. E contestando la decisione del governo di affidare una revisione generale del caso - al di là degli aspetti specifici e limitati indagati dalla Commissione elettorale - a lord Christopher Geidt, alto funzionario indipendente ma appena arruolato nello staff di Downing Street, e il cui futuro verdetto Starmer ha liquidato sin d'ora come il risultato di controlli "fatti in casa".
In difesa del premier si è invece schierato fra gli altri il popolare ministro Tory addetto alla campagna vaccinale, Nadhim Zahawi. Pressato durante un'intervista in tv a commentare l'arredamento lussuoso voluto dalla fidanzata di BoJo nell'appartamento "incriminato” al posto di quello dozzinale - da grandi magazzini John Lewis - lasciato in eredità da Theresa May, Zahawhi ha risposto secco: "È frustrante che diate tanta importanza a questo. L'unica cosa importante è chi abbia pagato per la ristrutturazione. Sono stati i contribuenti? No, ha pagato Boris Johnson".
(Unioneonline/v.l.)