Continua la corsa contro il tempo a Miami, dove si scava senza sosta tra le macerie dell’edificio di 12 piani crollato a Surfside.

Il bilancio al momento è invariato: quattro morti e 159 dispersi. “Non abbiamo trovato nessuno vivo durante le ricerche della giornata”, ha dichiarato Daniella Levine Cava, sindaco della contea di Miami-Dade, “le squadre di soccorso ritengono di essere ancora in grado di raggiungere delle persone”, ha aggiunto nel tentativo di mantenere viva la speranza.

Macchinari speciali e cani in aiuto dei soccorritori, impegnati in ricerche rese ancor più complicate dagli acquazzoni che si sono abbattuti nelle ultime ore nell’aria.

La soglia delle trenta ore è passata, secondo diversi esperti è quella critica oltre la quale sopravvivere per un essere umano sotto le macerie è molto difficile.

LE POLEMICHE  E LA CLASS ACTION – Intanto monta la polemica sullo stato dell’edificio e sulle cause dell’incidente, su cui è stata aperta un’inchiesta.

"Mia madre nella sua ultima chiamata prima dell'incidente mi aveva riferito di strani rumori che l'edificio emetteva di notte, talmente forti da svegliarla", riferisce il figlio di una delle persone

disperse. "Continuo a sperare che sia viva ma mi rendo conto che abitava nella parte che è completamente collassata, quindi le speranze sono poche",

Non si danno pace le autorità locali: "I palazzi non crollano in America E' un fenomeno da terzo mondo", dice il sindaco di Surfside.

Fa discutere in particolare uno studio del 2020 in cui si constatava che il palazzo, costruito nel 1981, affondava alla velocità di due millimetri l’anno dal 1990. Il champlain Towers South infatti nasce in un’area paludosa bonificata, l’acqua dell’Oceano potrebbe negli anni aver penetrato il cemento e corroso le fondamenta.

Alcuni condomini hanno presentato una class action da 5 milioni di dollari nei confronti dei gestori e proprietari dell’edificio.

"Non siamo stati protetti adeguatamente", si legge nella denuncia, si sospetta che alcuni danni fossero stati identificati durante le ispezioni ma i lavori rimandati.

(Unioneonline/L)

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