Olanda, il leader di estrema destra Wilders esce dalla coalizione: cade il governo
La rottura dopo la richiesta di una stretta sulle politiche migratoriePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’aveva annunciato e l’ha fatto: il leader di ultradestra Geert Wilders ha ritirato il suo sostegno alla coalizione, facendo così cadere il governo in Olanda.
La notizia arriva dai leader degli altri partiti della coalizione dopo una breve consultazione con il leader del Partito della libertà (Pvv).
Il futuro del governo di destra guidato dall'indipendente Dick Schoof era già incerto dopo una riunione straordinaria sulla migrazione tenutasi lunedì sera tra i leader della coalizione. Wilders aveva già espresso il suo scetticismo sulla sopravvivenza della coalizione, al potere da meno di un anno, dopo aver chiesto un giro di vite sulle politiche migratorie. «Voglio essere molto chiaro», erano state le sue parole a valle della riunione. «Se la maggior parte delle nostre proposte non verranno adottate dalla coalizione e attuate dal governo il prima possibile, il Pvv abbandonerà».
Le misure presentate dal leader sovranista rappresentavano una drastica stretta in materia migratoria: chiusura delle frontiere ai richiedenti asilo, rafforzamento dei controlli ed espulsione dei cittadini con doppia nazionalità condannati penalmente.
Dopo la vittoria elettorale del novembre 2023, il Partito della libertà (Pvv) di Wilders è diventato la forza principale – con 37 seggi su 150 in Parlamento - all'interno della maggioranza formata con i liberali di destra del Vvd, i centristi dell'Nsc e il partito degli agricoltori Bbb.
(Unioneonline/v.l.)