Non si placa l'ansia, unita alla paura, legata al coronavirus in Cina.

I residenti di due quartieri di Wuhan - città in cui è scoppiata l'epidemia - hanno manifestato i sintomi del virus. Ad essere interessati dal potenziale contagio gli abitanti di 33 blocchi su 55 della zona di Anjuyuan e i cittadini di 17 blocchi su 36 di Baiheyua. Al momento non si hanno ancora stime sull'effettivo numero di contagiati, ma essendo aree molto popolose si teme una rapida espansione.

Al momento il bilancio dei morti è pesante: 494 vittime in tutto il mondo con 24.597 casi e solo mille persone (all''incirca) guarite. Intanto Pechino ha messo al bando le cene e gli eventi di gruppo. Il vicedirettore dell'Ufficio di vigilanza sui mercati municipali Chen Yankai ha illustrato l'ordinanza "tassativa" che vieta "agli operatori di catering - ristoranti inclusi - di organizzare qualsiasi tipo di evento con un numero elevato di partecipanti".

In giornata, alcuni test preliminari dell'Università di Zhejiang hanno mostrato che il virus si può sconfiggere tramite due farmaci, l'Abidol e il Darunavir.

(Unioneonline/M)
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