Non si placano le proteste ad Hong Kong contro la legge sull'estradizione verso la Cina.

Migliaia di persone si sono riversate per le vie dell'ex colonia britannica per manifestare il proprio dissenso nei confronti del governo sostenuto da Pechino. La polizia ha sparato gas lacrimogeni per disperdere la folla ponendo fine con la forza al settimo weekend di fila di contestazione.

Ma la tensione resta altissima.

In queste ore gli agenti hanno sequestrato diverso materiale esplosivo all'interno di una fabbrica d'armi in centro città.

Al momento della perquisizione sono stati arrestati tre uomini tra i 25 e i 27 anni.

La nuova norma, sollecitata dai cinesi, suscita la collera della popolazione della regione perché secondo i detrattori - tra cui le associazioni per i diritti umani e civili - metterà i cittadini in balìa di un sistema giudiziario "non trasparente e politicizzato".

Il testo, in particolare, prevede che l'estradizione verso la Cina per reati commessi a Hong Kong sia possibile per alcuni reati gravi, come omicidio e stupro, ma debba comunque essere decisa caso per caso.

(Unioneonline/M)
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