Oltre un milione di persone ha partecipato a Hong Kong alla marcia di protesta contro il progetto di legge del governo locale per autorizzare le estradizioni forzate di sospetti criminali verso la Cina continentale.

Secondo gli organizzatori, si tratta della protesta più massiccia dopo il passaggio della città alla Cina.

"Alla marcia di oggi ci sono 1,03 milioni di persone", l'annuncio alla folla radunata davanti al Parlamento locale.

La nuova norma, sollecitata da Pechino, suscita la collera della popolazione della regione semi-autonoma perché secondo i detrattori - tra cui ci sono anche associazioni per i diritti umani e civili - metterà i cittadini in balia di un sistema giudiziario cinese non trasparente e politicizzato.

Il provvedimento potrebbe agevolare le persecuzioni politiche all'interno del territorio di Hong Kong, avendo come conseguenza un'ulteriore erosione dell'indipendenza giudiziaria.

In particolare, il testo prevede che l'estradizione sia possibile per alcuni reati gravi, come omicidio e stupro, ma debba comunque essere decisa caso per caso.

La legge deve essere approvata dal Consiglio legislativo locale LegCo.

Altre proteste contro questo disegno di legge erano già state organizzate ad aprile.

(Unioneonline/F)
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