Finlandia e Svezia in pressing per entrare nella Nato. L’invasione dell’Ucraina ha accelerato le mosse dei Paesi nordici, preoccupati per l’escalation di tensione con la vicina Russia.

Così le premier dei due Paesi hanno annunciato in una conferenza stampa congiunta che l’adesione all’Alleanza atlantica si fa sempre più vicina e probabile.

Per tutta risposta, Mosca ha inviato uomini e mezzi militari al confine con la Finlandia. Un monito? Quel che è certo è che ad alimentare la tensione sono state le parole della premier finlandese Sanna Marin, che ha annunciato che Helsinki – un confine di quasi 1.300 chilometri condiviso con Mosca – deciderà “entro poche settimane” se candidarsi all’entrata nella Nato.

La collega svedese Magdalena Andersson ha sottolineato che per quanto riguarda Stoccolma “ci sono argomenti da analizzare con molta attenzione. Bisogna soppesare tutti i pro e i contro. Allo stesso tempo, non vedo alcun motivo per rinviare la decisione. Avremo le elezioni a settembre e dobbiamo anche essere in grado di concentrarci su questo”.

Il governo di Helsinki sottolinea che “senza l’adesione alla Nato la Finlandia non gode di garanzie di sicurezza, nonostante sia un partner dell’Alleanza”. Il nodo, viene sottolineato, è nel famoso articolo 5 che obbliga i Paesi membri ad intervenire in caso di aggressione, un ombrello di difesa di cui beneficiano solo i membri dell’organizzazione. L’adesione, dunque, fornirebbe una deterrenza “significativamente maggiore” contro un eventuale attacco.

Un vertice Nato è previsto per il 29 e 30 giugno a Madrid e la maggior parte degli analisti prevede l'annuncio di una candidatura finlandese in quella sede. Il sostegno all'adesione, che per decenni in Finlandia si era aggirato intorno al 20-25%, è quasi triplicato, superando il 60 o addirittura il 70%. Anche in Parlamento sta emergendo una netta maggioranza. Tra i deputati che hanno già reso nota la loro posizione, circa 100 su 200 sono favorevoli e solo 12 sono contrari, secondo i media finlandesi.

Quanto a Stoccolma, secondo il quotidiano Svenska Dagbladet, l'obiettivo è di entrare nella Nato proprio a giugno di quest'anno, in concomitanza con il summit di Madrid. Mosca aveva già messo in guardia Stoccolma ed Helsinki, avvertendo che l'adesione avrebbe avuto “conseguenze politiche e militari”.

(Unioneonline/L)

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