Benjamin Netanyahu ha condannato "l'istigazione e la violenza da qualsiasi parte provengano", ma al tempo stesso ha denunciato "la truffa elettorale più grande" mai avvenuta in Israele riferendosi al nuovo governo – da lui definito "di sinistra" – che si profila in Israele.

Sono otto i partiti che dovrebbero entrare a far parte dell’esecutivo. Yamina - il cui leader Naftali Bennett è destinato a diventare premier per la prima parte della legislatura, seguito dal centrista Yair Lapid - ha fatto sapere che potrà contare solo su 6 seggi su 7, dal momento che il deputato Amichai Shikli si è detto contrario alla coalizione.

Nel frattempo il presidente della Knesset, Yariv Levin (Likud), sta valutando l'ipotesi di convocare già domani l'aula per decidere la data del voto.

"Per un lungo tempo contro di me – ha spiegato ancora Netanyahu, parlando dei suoi oppositori –  sono state rivolte parole orribili e si è invocata la morte mia e di moglie".

Ha poi ribadito che il futuro governo "è pericoloso per la sicurezza di Israele" e che il suo partito, il Likud, voterà contro.

"Per questo - ha concluso - "lo abbatteremo molto presto".

(Unioneonline/F)

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