Le forze ucraine hanno ripreso a cannoneggiare la centrale nucleare di Zaporizhzhia: lo affermano fonti locali dell'amministrazione russa del territorio occupato, citate dall'agenzia Tass. Secondo Vladimir Rogov, consigliere dell'amministrazione militare e civile (russa) dell'Oblast di Zaporizhzhia, "la centrale nucleare è di nuovo sotto il fuoco dell'artiglieria da parte dei militanti di Zelensky. In due ore almeno quattro attacchi sono piovuti nella zona della centrale di Zaporizhzhia", scrive la Tass. 

La circostanza preoccupa l’Aiea, i cui tecnici sono ancora nell’impianto. La situazione, afferma tuttavia il direttore dell’agenzia Grossi, che martedì riferirà all’Onu, “non è comunque paragonabile con Chernobyl”.

Mosca fa inoltre sapere di aver "sventato ieri sera un nuovo tentato assalto delle forze ucraine contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia".

"Alle 23 ora di Mosca, due gruppi di imbarcazioni con una forza di sbarco di 250 unità delle forze speciali e dei mercenari stranieri hanno tentato di infiltrarsi sulla costa nei pressi di Energodar e Dneproprudny", recita un comunicato del ministero della Difesa russo. Sono entrati in azione "quattro caccia Su-30s e due elicotteri Ka-52 VKS che hanno distrutto 20 imbarcazioni su 42". Le vittime sarebbero "quasi 50".

Intanto Zelensky plaude alla decisione del G7 di imporre un tetto al prezzo del petrolio russo e chiede la stessa mossa sul gas: “Ripristinerebbe la giustizia per tutti gli europei, la Russia sta cercando di ricattare con prezzi gonfiati artificialmente”.

(QUI tutte le notizie sulla guerra)

(QUI tutti i video del conflitto)

Di seguito le notizie di ora in ora.

Cecenia, Kadyrov: “Pronto a lasciare”

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha annunciato che intende prendersi una pausa "indefinita e lunga" dal suo incarico. In un video postato su Telegram, Kadyrov, che dal 2007 governa la Repubblica cecena russa con il pugno di ferro, ha affermato di essersi "reso conto di essere

rimasto seduto per molto tempo" a occupare la sua posizione di potere e che "sia giunto il momento" di lasciare. Lo riporta il Guardian, ma anche l'agenzia russa Tass conferma le intenzioni di Kadyrov. "Penso che sia venuta la mia ora prima che gli altri mi caccino via", aggiunge.

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Kiev: “Violenti raid russi nella regione di Chernihiv”

Incessanti e violenti raid russi sono stati segnalati oggi nella regione di Chernihiv, da parte delle autorità ucraine. Il capo dell'amministrazione militare regionale ha riferito di "più di 50 esplosioni nel villaggio di Mykhalchyna Sloboda", ma che al momento non sono state segnalate vittime tra i civili. A causa dei bombardamenti, gli edifici residenziali e commerciali hanno però subito dei danni. Sotto attacco anche Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, temporaneamente occupata dai russi, dove sono state udite esplosioni nell'aeroporto, stando al sindaco Ivan Fedorov. 

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Medvedev: “L'Occidente gioca a scacchi con la morte”

L'ex presidente russo Dmitry Medvedev ha accusato, in un post sul social network russo Vkontake citato dal Guardian, l'Occidente di giocare una "partita a scacchi con la morte" nel suo sostegno all'Ucraina, accusando i Paesi occidentali di voler approfittare del conflitto per "fare di tutto perché le istituzioni statali della Russia smettano di funzionare" e di voler "privare la Russia di una governance efficace, come nel 1991". "Questi tentativi - aggiunge l'ex presidente russo - sono davvero estremamente pericolosi" perché "ignorano un semplice assioma: la disintegrazione violenta di una potenza nucleare è sempre una partita a scacchi con la morte". 

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Mosca: “Sventato un attacco di Kiev contro la centrale”

Mosca ha "sventato ieri sera un nuovo tentato assalto delle forze ucraine contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia": lo annuncia il ministero della Difesa citato dalle agenzie russe.

"Alle 23 ora di Mosca, due gruppi di imbarcazioni con una forza di sbarco di 250 unità delle forze speciali e dei mercenari stranieri hanno tentato di infiltrarsi sulla costa nei pressi di Energodar e Dneproprudny", recita un comunicato.

Sono entrati in azione "quattro caccia Su-30s e due elicotteri Ka-52 VKS che hanno distrutto 20 imbarcazioni su 42". Le vittime sarebbero "quasi 50".

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Erdogan a Putin: “Turchia può mediare sulla centrale nucleare”

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in una conversazione telefonica con il suo omologo russo Vladimir Putin, ha affermato che la Turchia è pronta a fare da mediatore per il braccio di ferro fra la Russia e l'Ucraina sulla centrale nucleare. Lo fa sapere la presidenza turca.

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Kiev: “La guerrà finirà quando avremo liberato tutti i nostri territori”

"I funzionari della Federazione Russa ripetono uno strano mantra: 'L'operazione militare speciale sarà completata in tempo', 'L'Occidente ne ritarda il completamento'. Sembra che non abbiano capito nulla. L'Ucraina determinerà il termine della guerra liberando i propri territori. Così come l'ammontare dei pagamenti delle riparazioni". Lo scrive su twitter il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podoliak ribadendo la determinazione ucraina a non arrendersi.

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Medvedev: “Arsenale nucleare una garanzia per preservare la Russia”

"L'intero arsenale nucleare strategico è rimasto nel nostro Paese. Ed è supportato da noi ad un livello molto alto. E questa è la migliore garanzia per preservare la potenza della Russia". Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev si sfoga in un lungo post su telegram accusando l'Occidente di voler "approfittare del conflitto militare in Ucraina" per "un nuovo ciclo di disintegrazione" delle istituzioni russe dopo il crollo dell'Urss. "È chiaro che tutti questi sono sogni sporchi", scrive Medvedev di chi pensa "a come farci a pezzetti. Ma tali tentativi sono davvero estremamente pericolosi".

(Unioneonline)

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