Il tribunale di Mosca ha condannato il dissidente Vladimir Kara-Murza a 25 anni di prigione, come aveva chiesto l’accusa. Kara-Murza è stato processato, tra l'altro, per tradimento per le sue critiche alla guerra in Ucraina. 

Sconterà la pena in un carcere di massima sicurezza.

Il dissidente è stato giudicato colpevole di tradimento, «diffusione di informazioni consapevolmente false sulle azioni delle forze armate russe e collaborazione con un'organizzazione indesiderabile in Russia».

La difesa ha dichiarato di voler impugnare la sentenza in appello.

Kara-Murza, che detiene la cittadinanza russa e britannica e ha studiato all'Università di Cambridge, è stato arrestato nell'aprile 2022 e accusato di aver diffuso false informazioni sull'esercito russo in Ucraina. Successivamente è stato anche accusato di "alto tradimento" per una serie di discorsi pubblici che ha fatto in cui criticava le politiche del Cremlino e la guerra in Ucraina.

La sentenza odierna, osserva il Guardian, è la condanna più lunga mai inflitta a un oppositore politico di Vladimir Putin mentre il Cremlino intensifica ulteriormente la sua repressione del dissenso.

«La Russia sarà libera, ditelo a tutti», ha urlato il dissidente – 41 anni e 3 figli - dopo la lettura della sentenza. In un discorso finale alla corte la scorsa settimana Kara-Murza ha assunto un tono di sfida, rivendicando tutto cià che aveva detto: «Incolpo me stesso solo per una cosa, non sono riuscito a convincere abbastanza i miei compatrioti e i politici dei Paesi democratici del pericolo che l’attuale regime del Cremlino rappresenta per la Russia e per il mondo».

Sul caso è intervenuto anche il governo britannico che, proprio in virtù della doppia cittadinanza del dissidente, ha convocato l’ambasciatore russo: «La mancanza di impegno della Russia nella protezione dei diritti umani fondamentali, inclusa la libertà di espressione, è allarmante», ha affermato il ministro degli Esteri britannico James Cleverly. «Continuiamo a sollecitare Mosca ad aderire ai suoi obblighi internazionali, compreso il diritto di Vladimir Kara-Murza ad un'assistenza sanitaria adeguata».

(Unioneonline/L)

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