“Riempire l'Ucraina di armi dei Paesi Nato, addestrare le sue truppe all'uso di equipaggiamenti occidentali, schierare mercenari e tenere esercitazioni ai confini aumenta la probabilità di un conflitto aperto e diretto tra Russia e Nato". Questo  il nuovo avvertimento lanciato dalla Russia all’Occidente, per voce del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.

Medvedev ha aggiunto che "un simile conflitto ha sempre il rischio di trasformarsi in una guerra nucleare totale. Sarebbe uno scenario disastroso per tutti".

L’ITALIA – Riguardo al conflitto in atto in Ucraina, tiene ancora banco la visita di Mario Draghi negli Usa.

Bisogna fare di tutto per la pace”, ha ribadito il presidente del Consiglio, anche dopo il rientro in Italia, paventando che gli “stravolgimenti geopolitici” di questi mesi si trascineranno “a lungo”. Questo è il motivo per cui bisogna continuare “a sostenere il coraggio degli ucraini che combattono per la libertà e la sicurezza di tutti noi” e iniziare anche a pensare alla “ricostruzione”, stesso tema affrontato anche nel bilaterale alla Casa Bianca con Joe Biden, perché “la distruzione delle sue città, dei suoi impianti industriali, dei suoi campi richiederà un enorme sostegno finanziario”. Un nuovo “piano Marshall” insomma, “come quello che ha contribuito alle relazioni speciali tra Europa e Stati Uniti”, in cui l'Europa deve fare la sua parte perché questa “è l'ora dell'Europa e dobbiamo coglierla”.

SVEZIA E FINLANDIA NELLA NATO – Alla minaccia all’ordine mondiale ha fatto riferimento inoltre Ursula von der Leyen: la presidente della Commissione europea ha incontrato il primo ministro giapponese Fumio Kishida insieme al presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

E proprio in queste ore i vertici politici della Finlandia, da sempre Paese neutrale, hanno annunciato l’intenzione di aderire “senza indugio” alla Nato, per garantire la propria sicurezza. 

Ma anche la Svezia sarebbe pronta a chiedere di entrare nell’Alleanza atlantica. Una riunione in tal senso è stata convocata a Stoccolma nei prossimi giorni. 

I COMBATTIMENTI – Sul fronte di guerra, intanto, il comando operativo fa sapere che le forze armate ucraine hanno eliminato ieri 23 soldati russi, due carri armati e un deposito di munizioni in direzione sud. “Nelle regioni di Mykolayiv e Kherson, il nemico continua a condurre operazioni militari sulla frontiera catturata – scrive su Facebook -. Le nostre unità non consentono agli invasori di attaccare o avanzare. Invece, l'uso efficace di armi missilistiche e di artiglieria ha eliminato 23 soldati russi, distrutto due carri armati nemici, due veicoli da combattimento della fanteria e un deposito di munizioni nella regione di Kherson”.

“Il nemico ha lanciato nuovamente un attacco missilistico sulla regione di Odessa - aggiunge la nota -, ma la risposta rapida e mirata delle unità di difesa aerea ucraine ha neutralizzato il missile. La flotta russa - ricorda Ukrinform - dispone di almeno una cinquantina di di missili sempre pronti ad essere lanciati dalle navi. 

(Unioneonline)

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La giornata di ora in ora:

Draghi: “Tutti al tavolo per la pace”

In apertura del Cdm, parlando ai ministri dell'obiettivo della pace, il premier Mario Draghi ha ribadito che lo sforzo iniziale è che tutti gli alleati, ma in particolare la Russia e gli Stati Uniti, si trovino seduti a un tavolo. Perché la guerra ha preso una “fisionomia nuova”. E il vero obiettivo è chiedersi “in che modo si costruisce il futuro”. Un tavolo in cui, ovviamente, l'Ucraina sia l'attore principale. In questo contesto, ha riferito il premier, Biden deve chiamare Putin. “I contatti - ha spiegato - devono essere riavviati, intensificati a tutti i livelli". 

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“Trattiamo per evacuare 38 feriti gravi da Azovstal”

L'Ucraina sta negoziando solo l'evacuazione di 38 combattenti gravemente feriti da Azovstal. Lo ha comunicato su Telegram la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, riporta l'agenzia Unian. Si tratta di negoziati molto difficili, ha precisato Vereshchuk. "Stiamo lavorando passo dopo passo. Ne scambieremo 38 molto gravi, poi andremo avanti. Ora non ci sono trattative per lo scambio di 500 o 600 persone, come riportato da alcuni media", ha aggiunto.

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Mattarella e Macron: “Sostenere l’Ucraina”

Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron si sono detti d'accordo "a continuare ad accrescere il sostegno europeo all'Ucraina": lo si è appreso da fonti dell'Eliseo dopo una telefonata oggi pomeriggio fra i due capi di Stato in cui - informa la presidenza francese - "è stato affrontato il tema della guerra in Ucraina sottolineando l'importanza di mantenere l'unità e lo stretto coordinamento che prevalgono fra partner europei dall'inizio del conflitto".

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Onu apre inchiesta su violazioni attribuite a forze russe

L'Onu lancia un'inchiesta sulle atrocità che vengono attribuite alle forze russe in Ucraina. Il consiglio per i diritti umani dell'Onu ha votato a larga maggioranza oggi a favore dell'apertura di un'inchiesta sulle presunte gravi violazioni commesse dalle forze russe in Ucraina contribuendo così a rafforzare la pressione diplomatica su Mosca. In particolare il consiglio ha approvato per 33 voti favorevoli a due la bozza di risoluzione presentata dall'Ucraina per avviare un'indagine su presunte violazioni nelle regioni di Kiev,Chernihiv, Kharkiv e Sumy fra la fine di febbraio e marzo.

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Francia: “Adesione di Kiev all’Ue sarà discussa al vertice di giugno”

La richiesta dell'Ucraina di ottenere lo status di Paese candidato dell'Ue, attualmente "in corso d'esame da parte della Commissione, sarà oggetto di una discussione al livello di leader durante il Consiglio europeo del prossimo mese di giugno": è quanto afferma il ministero degli esteri francese, ricordando che Emmanuel Macron e il ministro degli esteri Jean-Yves Le Drian "hanno ripetuto più volte che l'Ucraina fa parte della famiglia europea". Nei giorni scorsi, la stessa presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha riferito che l'esecutivo Ue si esprimerà sulla richiesta di Kiev il mese prossimo. 

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 Zelensky: “Non riconosceremo mai la Crimea russa”

"Non ho mai parlato di riconoscere l'indipendenza della Crimea, non la riconosceremo mai come parte della Federazione russa". Lo ha detto il premier ucraino Volodymyr Zelensky intervistato da Bruno Vespa a “Porta a Porta”. "Anche prima della guerra - ha aggiunto Zelensky - la Crimea aveva autonomia, ma è sempre stato territorio ucraino. Noi abbiamo detto che siamo pronti a parlare con la Russia. Ora non possiamo deliberare una decisione sulla Crimea perché c'è la guerra, la lasciamo da parte se ostacola l'incontro e credo che questa proposta sia stata giusta". 

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Zelensky: “I russi se ne devono andare, nessun compromesso"

"I russi se ne devono andare e devono rispondere di quello che hanno fatto. Non possiamo accettare compromessi per la nostra indipendenza": lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo a “Porta a Porta”. "L'Ucraina vuole la pace, cose normalissime come il rispetto della sovranità, dell'integrità territoriale, delle tradizioni del popolo, della lingua. Possono essere cose banali ma sono tutte cose violate dalla Russia e che devono essere ripristinate", ha proseguito Zelensky. "Dobbiamo liberare i villaggi e le case - ha quindi aggiunto - bisogna restituire quello che è stato saccheggiato". 

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Nave russa “fuori combattimento” nel Mar Nero

La Russia ha perso un'altra nave nel Mar Nero: lo scrive Canale 24, che cita fonti dell'intelligence

ucraina. La notizia non è stata per il momento confermata da Kiev. Si tratta di una nave di supporto logistico che la notte scorsa si dirigeva verso l'Isola dei Serpenti. Secondo le prime informazioni è scoppiato un incendio a bordo, di cui non si conoscono le cause, e le forze russe sono riuscite a portarla nel porto di Sebastopoli, in Crimea. Se la notizia fosse confermata si tratterebbe della 14ma nave russa messa fuori combattimento delle forze ucraine.

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Johnson: "Impossibile normalizzare i rapporti con Putin”

Nessuna normalizzazione con Vladimir Putin" è possibile dopo l'invasione russa del 24 febbraio, "il Regno Unito è stato molto chiaro" al riguardo. Lo ha detto Boris Johnson in un filo diretto con Lbc radio a margine d'una riunione di governo fuori sede nello Staffordshire. "Per quanto mi sforzi - ha tagliato corto - non vedo come sia possibile. Egli ha violato brutalmente i diritti umani, la legge internazionale, è colpevole dell'assalto barbaro a un Paese del tutto innocente, normalizzare le relazioni sarebbe ripetere l'errore del 2014" dopo l'annessione della Crimea.

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Putin: “Crisi economica dovuta alle sanzioni”

"Le sanzioni imposte alla Russia sono in gran parte responsabili di una crisi economica globale”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin citato dalla agenzie russe.

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Mille corpi recuperati nell’area di Kiev. Onu: “Choccante”

La portata delle uccisioni illegali in Ucraina da parte delle forze russe è “choccante": lo ha detto oggi l'Alto Commissario dell'Onu per i Diritti umani, Michelle Bachelet, secondo quanto riporta il Guardian. Bachelet ha ricordato che nelle ultime settimane sono stati recuperati mille corpi nell'area della capitale Kiev, aggiungendo che molte delle violazioni che sta verificando dall'invasione russa potrebbero equivalere a crimini di guerra.

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Mosca: “Rischio di guerra nucleare”

“Riempire l'Ucraina di armi dei Paesi Nato, addestrare le sue truppe all'uso di equipaggiamenti occidentali, schierare mercenari e tenere esercitazioni ai confini aumenta la probabilità di un conflitto aperto e diretto tra Russia e Nato". Lo ha detto il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, secondo quanto riportano Tass e Interfax, aggiungendo che "un simile conflitto ha sempre il rischio di trasformarsi in una guerra nucleare totale. Sarebbe uno scenario disastroso per tutti".

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Il Ministro Kuleba chiede all’Ue di riservare un posto per l’Ucraina

Il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba chiede all'Ue "di riservare un posto per l'Ucraina". È quello che ha detto rispondendo ad un'intervista della tv Ard a Berlino, dove è arrivato oggi per partecipare al G7 dei ministri degli Esteri nello Schleswig-Holstein. "Noi non parliamo di un ingresso veloce come membri dell'Ue, ma riteniamo molto importante che all'Ucraina venga riservato un posto". "Sentiamo dire tante volte che l'Ucraina appartiene all'Europa", ha concluso. 

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Svezia verso la Nato

Il governo svedese ha convocato una riunione straordinaria per lunedì prossimo per prendere una

decisione formale sulla domanda di adesione alla Nato. Immediatamente dopo l'incontro, a meno di imprevisti, verrà presentata la domanda.

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Kiev, missile da crociera russo su Zaporizhzhia

"Questa mattina le truppe russe hanno lanciato un missile da crociera sulla città di Zaporizhzhia", nel sud dell'Ucraina. Lo riferisce l'amministrazione militare regionale su Telegram, precisando che "secondo le prime informazioni, un edificio privato è in fiamme". Non è specificato, aggiungono i media ucraini, se il missile abbia colpito la città o sia stato stato abbattuto dalla difesa aerea.

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Mariupol, i russi bloccano le uscite dai sotterranei di Azovstal

Le truppe russe stanno bloccando le uscite dai passaggi sotterranei dell'impianto Azovstal di Mariupol. Lo afferma il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andriushchenko su Telegram, citato da Ukrinform. "L'obiettivo principale dell'esercito russo è bloccare le uscite dai passaggi sotterranei, che sono stati indicati al nemico da un traditore. Tuttavia, i difensori di Mariupol stanno facendo tentativi di contrattacco, rischiando tutto. Non ci sono parole per descrivere l'eroismo dei difensori di Mariupol", ha scritto Andriushchenko. 

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Bombe a grappolo e al fosforo su Dnipropetrovsk

Le truppe russe hanno bombardato per tutta la notte il distretto di Kryvyi Rih nella regione di Dnipropetrovsk, nel sudest dell'Ucraina, usando anche munizioni vietate al fosforo e a grappolo. Lo riferisce su Telegram il capo dell'amministrazione militare di Kryvyi Rih, Oleksandr Vilkul, riporta Ukrinform. "Hanno bombardato tutta la notte", spiega, usando anche le "munizioni vietate al fosforo e a grappolo". 

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Kiev, bombe su regione Dnipropetrovsk, 1 morto

Un bombardamento russo sulla regione di Dnipropetrovsk, nel sud dell'Ucraina, ha provocato un morto e un ferito. Lo fa sapere il governatore dell'oblast Valentyn Reznichenko su Telegram, secondo quanto riporta il Kyiv Independet. Nella prima mattinata di oggi le forze russe hanno aperto il fuoco contro la cittadina di Zelenodolsk, ha spiegato il governatore. Nell'attacco è stato distrutto un impianto dell'infrastruttura energetica.

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