Non sarebbe morta per la fatica ma avvelenata.

Si infittisce il mistero dietro il decesso di Vlada Dzyuba, modella russa deceduta lo scorso ottobre a soli 14 anni dopo aver sfilato per 13 ore di fila, senza pause, a Shanghai, in Cina.

L'autopsia effettuata sul corpo della ragazza - che si trovava per lavoro nel Paese asiatico - ha rivelato la presenza di tracce di un "veleno biologico". Un elemento che ha fatto sospettare gli inquirenti che si sia trattato di un caso di omicidio, magari da parte di una collega della giovane indossatrice.

Alcuni giorni dopo la morte, il corpo di Vlada era stato trasportato in Russia, dove è stata aperta un'inchiesta.

"Forse un insetto ha morso la ragazza oppure ha mangiato qualcosa di letale oppure è stata avvelenata deliberatamente", hanno reso noto gli investigatori.

Per conoscere l'esatta natura del "veleno" occorrerà dunque effettuare nuovi esami.

In un primo momento si era ipotizzato che la modella fosse morta a causa di una meningite cronica, a cui si erano assommati gli effetti dello stress per il troppo lavoro.

(Redazione Online/F)

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