Ricette e farmaci in arrivo per alcuni dei 21 ragazzi minorenni italiani risultati positivi al Covid e bloccati a Malta insieme con altri 50 compagni di viaggio e di vacanza.

L'intervento è scattato grazie al Comitato Cura Domiciliare Covid-19 a cui ha chiesto aiuto la mamma di uno dei giovani contagiati.

Subito si sono attivati due medici del gruppo fondato dall'avvocato Erich Grimaldi, presidente del Comitato che oggi, peraltro, chiederà nuovamente al Ministro Speranza di validare il loro lavoro con una Conferenza Nazionale organizzata sul lungomare di Napoli.

"I ragazzi - ribadisce Grimaldi - sono stati contattati dai medici volontari i quali si sono attivati con i professionisti sanitari e farmacisti fino ad individuare quelli disposti a ricevere le ricette dall'Italia e consegnare i farmaci, dopo circa una settimana di isolamento senza alcuna terapia". 

Nei giorni scorsi i media maltesi avevano riportato casi simili tra gli studenti spagnoli. Secondo le norme maltesi, in caso di positività la quarantena è obbligatoria (e a pagamento) fino ad un doppio tampone negativo.

Il quadro della ripresa dei contagi e dei nuovi focolai preoccupa La Valletta che, anche dopo il duro attacco dell'Associazione dei medici maltesi che aveva bollato l'apertura al turismo come una mossa "dilettantistica”, ha deciso una netta stretta. Il vicepremier e ministro per la salute, nonché medico, Chris Fearne ha annunciato che, da mercoledì prossimo, a Malta si potrà entrare soltanto con un certificato di vaccinazione (maltese, Green Pass Ue o della britannica Nhs) completata da almeno 14 giorni.

Secondo l’ambasciata italiana sono tra 120 e 130 gli italiani in quarantena a Malta.

Ieri l'ambasciata, in continuo contatto telefonico con i più giovani, ha organizzato in collaborazione con le autorità un servizio di trasporto per radunare gli studenti al Corinthia Marina, a Saint Julian, riconvertito in Covid Hotel, al quale nessuno può avere accesso.

(Unioneonline/v.l.)

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