Cluster tra studenti a Malta, bloccati anche diversi italiani
Ben nove i focolai in scuole d’inglese
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Scoppiano focolai Covid tra gli studenti italiani ed europei che sono tornati a studiare a Malta. Il 90% dei 252 casi attualmente attivi (di cui soli tre ricoverati) riguarda - sottolineano le autorità - giovani stranieri entrati nel paese con un test molecolare negativo.
Molti per partecipare ai corsi di lingua nell'arcipelago, innescando 9 focolai in altrettante scuole d'inglese. Tra loro ci sono anche 21 italiani under18, risultati positivi e messi in quarantena con i loro compagni di viaggio, in totale circa 70 minorenni. I ragazzi sarebbero rimasti bloccati sull'isola secondo quanto riportato da Erich Grimaldi, presidente del comitato “Cura Domiciliare Covid19”. Assistenza che l'Ambasciata italiana a La Valletta sta assicurando, "in raccordo con le competenti Autorità maltesi".
"Il Personale della Sede, compatibilmente con le restrizioni di carattere sanitario, si sta recando presso le strutture dove sono ospitati i gruppi più numerosi di connazionali, per assicurare che il trattamento risponda agli standard concordati in occasione dell'acquisto del pacchetto", precisa la sede diplomatica.
Secondo le norme maltesi, in caso di positività la quarantena è obbligatoria (e a pagamento) fino ad un doppio tampone negativo.
La Valletta ha deciso una netta stretta: il vicepremier e ministro per la salute, nonché medico, Chris Fearne ha annunciato che, da mercoledì prossimo, a Malta si potrà entrare soltanto con un certificato di vaccinazione (maltese, Green Pass Ue o della britannica Nhs) completata da almeno 14 giorni.
(Unioneonline/D)