In Svezia proseguono gli scontri tra i militanti di estrema destra e le forze dell’ordine. 

A innescare la tensione una serie di manifestazioni seguite alle azioni anti Islam promosse dagli estremisti “neri”, che hanno bruciato una copia del Corano minacciando di farlo di nuovo.

Nella città Norrköping la polizia ha riferito di avere sparato diversi colpi di avvertimento e tre persone sono state ferite dai colpi di rimbalzo, finendo in ospedale, dove sono piantonate dagli agenti, in quanto "in arresto, sospettati di reato".

Violenze si sono registrate anche nel quartiere di Rosengrad a Malmo, dove la polizia ha disperso una folla di manifestanti che avevano dato alle fiamme un autobus. In città si erano dati appuntamento gli estremisti di destra del movimento Stram Kurs (Hard Line), guidato dall'estremista Rasmus Paludan. Tafferugli anche alla periferia della capitale Stoccolma.

Secondo quanto riferito, almeno 16 agenti di polizia sono stati feriti e diversi veicoli della polizia sono andati distrutti nel corso dei disordini. Il capo della polizia nazionale svedese, Anders Thornberg, ha sottolineato la brutalità delle azioni dell'estrema destra, le cui azioni hanno avuto eco anche fuori dai confini del Paese.

Il ministero degli Esteri iracheno ha convocato l'incaricato d'affari svedese a Baghdad e ha avvertito che la vicenda potrebbe avere "serie ripercussioni" sulle relazioni tra la Svezia e le comunità musulmane in generale.

(Unioneonline/l.f.)

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