«In merito alle recenti e rinnovate dichiarazioni sull'operato del governo italiano e, in particolare, sulla questione dei salvataggi dei migranti e dei finanziamenti alle Ong, voglio ricordare, con rispetto, al signor portavoce del ministero degli Esteri, cui rispondo in prima persona perché io non ho un 'portavoce', che mi sarei aspettato aiuto e solidarietà in un momento di difficoltà, come abbiamo l'abitudine di fare noi italiani con tutte le nazioni, quando sono in difficoltà. A noi italiani viene naturale».

Così il ministro della Difesa Guido Crosetto ha voluto pungere il governo di Berlino, per la sua chiusura all’accoglienza di migranti da Lampedusa, per le accuse a Roma di non rispettare gli accordi di Dublino e per i finanziamenti alle ong che salvano i migranti in caso di naufragio nel Mediterraneo.

«Per quanto riguarda il tema specifico, mi sono limitato a sottolineare, in una intervista, che, invece, la loro risposta è stata quasi esclusivamente quella di aiutare e finanziare alcune Ong tedesche e non», ha aggiunto Crosetto. 

E ancora, ha detto il ministro, «per quanto riguarda i salvataggi in mare, voglio rammentare agli amici tedeschi che quelli effettuati dalle Ong rappresentano appena il 5%, mentre le varie istituzioni italiane, in primis le capitanerie di porto, la Guardia di finanza e la Marina militare, che ha tra i suoi doveri istituzionali quello del salvataggio in mare di chiunque si trovi in difficoltà, rappresentano la maggior parte dei salvataggi stessi».

Poi una proposta: «Se la Germania avesse a cuore il destino delle persone in difficoltà e volesse davvero aiutarci a salvare vite potrebbe aiutare a costruire quello che chiamiamo 'piano Mattei' per l'Africa, a combattere seriamente i criminali che trafficano in esseri umani e dare una mano alle istituzioni e i corpi, militari e civili, della Repubblica italiana. Ne saremo ben felici».

A tendere la mano a Roma arriva però la Francia. «Non possiamo lasciare soli gli italiani», ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un'intervista. Il leader dell’Eliseo ha però aggiunto che «la maggior parte dei migranti di Lampedusa vengono dall'Africa subsahariana, da Paesi ai quali forniamo aiuti allo sviluppo. Dobbiamo dire loro “vi aiutiamo, ma voi dovete aiutarci a smantellare le organizzazioni dei passeur”».

(Unioneonline/l.f.)

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