Dopo settimane di assedio estenuante, comincia l’evacuazione dei soldati asserragliati nell'acciaieria-bunker di Mariupol in Ucraina. Il ministero della Difesa russo ha annunciato un cessate il fuoco temporaneo per consentire l'uscita attraverso i corridoi umanitari dei soldati feriti.

"Per salvare vite umane, l'intera guarnigione di Mariupol sta attuando la decisione approvata dal Comando militare supremo", ha confermato in un videomessaggio diffuso in serata sui social il comandante del battaglione, Denis Prokopenko, ricordando che i suoi hanno "respinto le forze schiaccianti del nemico per 82 giorni e permesso all'esercito ucraino di riorganizzarsi".

I corridoi dovranno condurre i feriti a Novoazovsk, a est di Mariupol, nel territorio controllato dai separatisti, mentre Kiev continua a premere per la mediazione della Turchia, che si è nuovamente detta pronta ad evacuare i militari con una nave dal vicino porto di Berdyansk a Istanbul. 

Intanto dopo la Finlandia, anche la Svezia annuncia che farà richiesta di adesione alla Nato. Lo ha detto la premier Magdalena Andersson.

Una notizia che “non preoccupa” Vladimir Putin, secondo cui “l’espansione della Nato è artificiale”. “La Russia non ha problemi con Finlandia e Svezia, la loro possibile adesione alla Nato non crea minacce per Mosca. Ma una risposta ci sarà, e dipende da come la Nato espanderà le infrastrutture”.

Da Putin è arrivato anche un attacco all'Ucraina, che “ha fatto dei suoi nazisti degli eroi nazionali”, e all’Occidente, che “chiude un occhio sul neonazismo rampante che si vede da tempo in Ucraina”.

Anche McDonald’s lascia la Russia e mette in vendita tutte le sue attività nel Paese. E slitta ancora – per l’opposizione dell’Ungheria - l’embargo al petrolio russo da parte dell’Unione europea con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che si fa sentire: “Non posso credere che il sesto pacchetto di sanzioni sia approvato senza l'embargo al petrolio, la domanda ora è quando verrà approvato. Siamo delusi”.

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La giornata di ora in ora:

Trovata una quarta fossa comune a Mariupol

Emerge una quarta fossa comune a Mariupol, vicino al cimitero centrale della città. A denunciarlo è Radio Svoboda, che ha analizzato foto satellitari della società americana Maxar a partire da una denuncia dei giorni scorsi del consigliere del sindaco Petro Andrushchenko. La sepoltura di massa appare composta da due trincee, una delle quali lunga oltre 30 metri, che sarebbero state scavate già a inizio marzo.

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Borrell: "Non riconosceremo un km quadrato preso da Mosca”

"Non riconosceremo un km quadrato di terra ucraina presa dalla Russia. Non permetteremo che nessuna parte dell'Ucraina sia rivendicata" da Mosca. Lo ha sottolineato l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell al termine della riunione dei ministri degli Esteri dei 27. "Abbiamo da superare tre prove: guerra, resilienza e legittimità internazionale", ha aggiunto. 

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Kuleba: “Da Ue niente embargo al petrolio, siamo delusi”

"Non posso credere che il sesto pacchetto di sanzioni sia approvato senza l'embargo al petrolio, la domanda ora è quando verrà approvato. Siamo delusi che non sia stato adottato ma è compito dell'Unione Europea trattare con le autorità ungheresi, perché si tratta di una questione di famiglia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba a Bruxelles, in occasione del consiglio Affari esteri dell'Ue.

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Ue: “C'è la strada per pagare il gas russo senza violare le sanzioni”

"La procedura di pagamento prevista dal decreto russo del 31 marzo violerebbe le sanzioni Ue, ma ci sono opzioni disponibili per le aziende per continuare a pagare il gas in euro o dollari in linea con i contratti concordati". Lo sottolinea un portavoce della Commissione Ue in una nota interpretativa delle linee guida per le aziende sul gas russo. L'apertura di un conto bancario presso Gazprombank non viola le sanzioni, a patto che il conto non sia in rubli. Gli operatori dovrebbero dichiarare chiaramente che intendono adempiere ai propri obblighi derivanti dai contratti esistenti e considerarli adempiuti pagando in euro o dollari.

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Orban: “Ok alle sanzioni se non minacciano la sicurezza energetica”

"L'Europa oggi non ha mezzi per affrontare il conflitto" in Ucraina. "Sulla carta è possibile che le sanzioni possano mettere in ginocchio la Russia, ma per quanto mi sforzi di ricordare, non mi viene in mente un blocco continentale efficace. In compenso, ho visto come chi lo ha introdotto, abbia fallito". Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban, nel suo discorso di insediamento. L'Ungheria non bloccherà "le sanzioni dell'Ue purché non rappresentino un rischio per la sicurezza energetica ungherese" ha ribadito Orban, spiegando che "la guerra in Ucraina durerà a lungo e rappresenterà un rischio permanente per la sicurezza del Paese".

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La Svezia farà richiesta di adesione alla Nato

La Svezia chiederà ufficialmente l'adesione alla Nato. Lo ha annunciato la premier Magdalena Andersson.

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Mosca: “Accordo per l'evacuazione dei feriti da Azovstal”​​​​​​​

Il ministero della Difesa russo ha annunciato che è stata raggiunta una tregua con Kiev per le evacuazioni dei feriti ucraini dall'impianto di Azovstal, a Mariupol. Lo riporta Interfax.

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Putin: “Armi biologiche vicino ai nostri confini”

"Nel corso dell'operazione speciale in Ucraina sono state ottenute prove documentate che testimoniano il fatto che venivano creati vicino ai nostri confini dei laboratori di armi biologiche". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall'agenzia russa Tass.

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Putin: “L’espansionismo della Nato non ci preoccupa”

"L'espansione della Nato è artificiale". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall'agenzia russa Tass. "La Russia non ha problemi con la Finlandia e Svezia, la loro possibile adesione alla Nato non crea alcuna minacce per Mosca", ha aggiunto Putin. “La nostra risposta dipenderà da come la Nato espande le infrastrutture”.

"Ci sono estremisti in tutti i Paesi, eppure l'Ucraina ha fatto dei suoi nazisti degli eroi nazionali", ha aggiunto. "Il neonazismo rampante è stato osservato da tempo in Ucraina, l'Occidente chiude un occhio su questo".

“Dieci combattenti dell’Azovstal si sono arresi”

Dieci combattenti ucraini bloccati sul terreno dell'acciaieria Azovstal a Mariupol si sarebbero arresi alle forze dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr). Lo ha dichiarato Alexander Khodakovsky, comandante di un'unità delle forze interne della DPR. "I primi dieci militari che portavano bandiere bianche sono usciti da un tunnel", ha scritto Khodakovsky su Telegram citato dall'agenzia russa Interfax.

Questa mattina il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko ha smentito la resa dei alcuni combattenti dell'acciaieria.

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Kuleba alla Ue: “Embargo al petrolio russo”

"Ho iniziato la mia visita a Bruxelles per spingere per il sesto pacchetto di sanzioni Ue alla Russia che deve includere un embargo al petrolio". Lo scrive il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba su Twitter. "Mi concentrerò anche sulla fornitura di altre armi e la concessione all'Ucraina dello status di candidato Ue. Crediamo che l'Ucraina meriti una valutazione individuale e basata sul merito", ha aggiunto.

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McDonald’s lascia la Russia

McDonald's esce dalla Russia con la vendita completa delle sue attività a un acquirente locale in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Lo riporta Bloomberg. I locali non utilizzeranno più il nome, il logo, il marchio di McDonald's.

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 Kiev: “Uccisi almeno 27.700 soldati russi”

Sono almeno 27.700 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che dopo 82 giorni di conflitto si registrano anche 200 caccia, 165 elicotteri e 427 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.228 carri armati russi, 577 pezzi di artiglieria, 2.974 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 97 missili da crociera, 195 lanciamissili, 13 navi, 2.101 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 89 unità di difesa antiaerea e 42 unità di equipaggiamenti speciali.

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Monastero requisito a Mariupol è sede della Repubblica di Donetsk

Il monastero dell'Ordine di San Paolo primo eremita a Mariupol dove vivevano e prestavano servizio i padri paolini, è stato sequestrato dai russi ed è diventata la sede della dell'amministrazione locale della cosiddetta Repubblica popolare di Donetsk. L'amministrazione è stata istituita a fine marzo. Ma solo ora si è saputo che la sua sede è ospitata nel monastero cattolico. A dare la notizia padre Pavlo Tomaszewski, il parroco paolino della parrocchia di Nostra Signora di Czestochowa di Mariupol, con un post su Facebook, ripreso dall'agenzia Sir.

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Missili sulla regione di Odessa, un bimbo tra i feriti

Le truppe russe stanno lanciando attacchi missilistici sulla regione di Odessa, con attacchi anche contro un ponte sull'estuario del Dnestr. Lo riferisce l'Ukrainska Pravda citando i media locali, e precisando che nell'attacco, che ha danneggiato un centro ricreativo, sono rimasti feriti due adulti e un bambino piccolo, che è grave.

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Mosca: “Nessun preparativo per colloqui Putin-Biden”

La Russia e gli Stati Uniti non stanno prendendo accordi per colloqui tra i leader dei rispettivi Paesi, Vladimir Putin e Joe Biden, o tra i loro capi della diplomazia Sergey Lavrov e Anthony Blinken: lo ha detto oggi il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov. Lo riporta la Tass. "Nessun" preparativo del genere è in corso, ha affermato Ryabkov. 

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Mosca alla Nato: “Non sopporteremo l’adesione di Svezia e Finlandia”

La Nato "non deve farsi illusioni" sul fatto che la Russia possa sopportare l'adesione di Svezia e Finlandia all'Alleanza. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia Interfax. "Il modo in cui garantiremo la nostra sicurezza... dipenderà dalle conseguenze pratiche" della prevista ammissione della Finlandia e della Svezia alla Nato, ha precisato.

Parlando con i giornalisti a Mosca, Ryabkov ha affermato che "il livello generale delle tensioni militari aumenterà e ci sarà meno prevedibilità in questo settore. È un peccato che il buon senso sia sacrificato a una fantomatica idea di ciò che dovrebbe essere fatto nelle circostanze attuali". "Si tratta di un altro grave errore con conseguenze di vasta portata. Ebbene, questo è il livello di coloro che prendono le rispettive decisioni nei rispettivi Paesi", ha aggiunto.

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Mosca, attività Renault in Russia passano allo Stato

Le attività della casa automobilistica francese Renault in Russia sono da oggi di proprietà dello Stato russo: lo ha reso noto il ministero dell'Industria e del commercio di Mosca in un comunicato. L'annuncio segue il ritiro della Renault dalla Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina. "Sono stati firmati accordi per il trasferimento di asset russi dal gruppo Renault alla Federazione Russa e al governo di Mosca", ha affermato il ministero nella nota.

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Kiev, il bilancio dei bambini uccisi sale a 229

Sale a 229 il bilancio dei bambini uccisi dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Lo riferisce la Procura generale ucraina su Telegram, precisando che i minori feriti sono 421.

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Sirene ed esplosioni a Mykolaiv

Questa mattina si sono sentite delle esplosioni a Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina. Lo riporta Ukrinform citando il sindaco Alexander Senkevich. "Si sentono esplosioni a Mykolaiv", scrive il sindaco su Telegram, invitando i cittadini a restare nei rifugi. Alle 5.19 era suonato in città l'allarme aereo.

(Unioneonline)

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