“Un incubo è finito, finalmente sono a casa”.

Sono le prime parole di Marco Zennaro, l'imprenditore veneziano rimasto quasi un anno detenuto in Sudan, dopo il rientro in Italia, questa mattina, all'aeroporto di Fiumicino.

Zennaro è rimasto bloccato nel Paese africano, a causa di un “travel ban” che lo aveva colpito in seguito ad alcune accuse e controversie legate alla sua attività, tra cui quella di aver consegnato ai suoi clienti una partita di trasformatori difettosi. 

Da quanto si apprende sarebbe stato assolto in tre procedimenti penali, ma resterebbe invece aperta una causa civile. 

Ad occuparsi del suo caso è stato, fra gli altri, il direttore generale per gli italiani all'Estero della Farnesina, Luigi Vignali, che nei giorni scorsi si era recato personalmente in Sudan proprio per seguire gli sviluppi della vicenda; riuscendo alla fine a far rimuovere il cosiddetto travel ban che

di fatto impediva all'imprenditore di poter fare rientro in Italia.

Anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in missione in queste ore nella Repubblica del Congo, ha sentito telefonicamente Zennaro, per augurargli il suo “bentornato in Italia”.

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata