«Dobbiamo andare avanti: è nell'interesse superiore della nazione». 

Il presidente francese, Emmanuel Macron, tira dritto sulla riforma delle pensioni che sposta l’età pensionabile da 62 a 64 anni, diventata legge due giorni fa.

La riforma, ha detto intervistato in diretta su TF1 e France 2, «proseguirà il suo cammino democratico» perché la mozione di censura (sfiducia) contro il governo è «fallita». Ora «bisogna aspettare il pronunciamento del consiglio costituzionale».

Non è mancata la stoccata ai sindacati: «Quando i sindacati manifestano, hanno la loro legittimità, quando organizzano cortei, che lo facciano, sono contrari a questa riforma, io li rispetto – ha aggiunto – ma non accetto la violenza quando si è scontenti di qualcosa».

«Siamo una grande nazione e un antico popolo - ha detto Macron - che può dotarsi di responsabili che hanno una legittimità politica. Presidente della Repubblica, parlamentari… sono eletti dal popolo. I sindacati sono legittimi ma non è accettabile che dei gruppi utilizzino un'estrema violenza per aggredire come in questi giorni, dei sindaci, degli esponenti della Repubblica che sono per la riforma. Non è accettabile che utilizzino una violenza senza regole perché sono scontenti di qualcosa».

(Unioneonline/D)

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