Emmanuel Macron rivendica le sue parole e, anzi, insiste e le rafforza: «Noi abbiamo un obiettivo: la Russia non può e non deve vincere», ha affermato il presidente francese in un'intervista a telegiornali unificati, programmata per chiarire le sue dichiarazioni di 10 giorni fa sull'invio di truppe in Ucraina.

«Lei ha parlato di inviare truppe», gli ha chiesto uno dei due intervistatori. «Non siamo sicuri di farlo - ha risposto -, non siamo attualmente in questa situazione, ma per il momento non escludiamo l'opzione. Rivendico di aver evocato questa possibilità - ha continuato -, abbiamo messo troppi limiti al nostro vocabolario. Non siamo in un'escalation. Non siamo in guerra contro la Russia, ma non dobbiamo lasciarla vincere».

Immediata la prima reazione da Roma, con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che - al contrario - ha «escluso» l'invio di truppe in Ucraina. «Perché noi vogliamo la pace - ha spiegato -, vogliamo che ci sia una trattativa, ma non vogliamo fare la guerra alla Russia. Lo ha ribadito anche il mio collega della Difesa, non ci pensiamo neanche a mandare le truppe a combattere», quello che fa l'Italia è «aiutare l'Ucraina a difendersi». 

(Unioneonline)

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