Un giovane di 22 anni è stato arrestato a Londra nel corso delle indagini sulla sparatoria avvenuta sabato scorso in pieno giorno, non lontano dalla stazione di Euston, che ha provocato sei feriti: due bambine e quattro donne.

Le vittime, al momento dell’aggressione, stavano uscendo dalla Chiesa cattolica di St. Aloysius dopo un funerale. Secondo le prime ricostruzioni i colpi d’arma da fuoco sarebbero partiti da un’auto in corsa. Il sospetto è stato fermato a Barnet, nella zona nord della capitale britannica, alla guida di una vettura – una Toyota nera – identificata potenzialmente come quella usata durante l'attacco. 

La sparatoria ha seminato il panico mentre 300 fedeli uscivano dalla chiesa, frequentata in particolare da comunità di origine sudamericana, alla fine di una liturgia officiata in memoria di Sara Sanchez, una ventenne morta di leucemia a novembre, e di sua madre, uccisa da un embolo lo stesso mese al suo arrivo in aereo a Heathrow dalla Colombia.

Le condizioni di salute delle vittime ora sarebbero stabili ma le più gravi restano quelle di una delle due bambine, non ancora fuori pericolo. L’altra è già a casa mentre rimangono in ospedale – ma non in pericolo di vita – le quattro donne. 

Sullo sfondo delle indagini spunta anche – come potenziale collegamento indiretto – l'ombra di una vicenda di riciclaggio di denaro sporco dei narcos colombiani. Stando a quanto scrive il Daily Telegraph, infatti, l'ex marito di una delle due donne di cui si commemorava la morte sarebbe Carlos Arturo Sanchez Coronado: un pregiudicato colombiano detenuto nel Regno Unito dal 2009. A carico dell’uomo c’è l'accusa d'aver riciclato sull'isola 100 milioni di sterline circa per conto del cartello della droga di Cali. Sanchez Coronado era stato poi estradato a Londra dalla Colombia dove aveva cercato rifugio. Al momento, però, il legame tra l’uomo e la sparatoria è solo un’ipotesi

(Unioneonline/v.f.)

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