Da qui a due mesi oltre il 50% degli europei sarà contagiato dalla variante Omicron del Covid.

Lo ha dichiarato il direttore dell'Oms Europa, Hans Kluge, in un briefing sull'andamento della pandemia del Vecchio Continente.

"In alcuni Paesi europei il picco della variante Omicron è già stato raggiunto ma la situazione all'interno del continente è molto variegata quindi bisogna sempre ricordarsi di proteggere i più vulnerabili", ha scandito.

"Sono anche profondamente preoccupato per il fatto che la variante si sta spostando verso est e quindi dobbiamo ancora vedere il suo pieno impatto in Paesi in cui i livelli di vaccinazione sono più bassi e dove si rischia una malattia più grave nei non vaccinati", ha sottolineato.

Nonostante ciò, ha detto, le scuole dovranno venire chiuse solo in ultima istanza: "Mantenere aperte le scuole ha importanti benefici per il benessere mentale, sociale ed educativo dei bambini. Le scuole dovrebbero essere gli ultimi posti a chiudere e i primi a riaprire".

"A causa della maggiore trasmissibilità di Omicron, è fondamentale nelle scuole garantire la ventilazione, l'igiene delle mani e l'uso di mascherine adeguate", ha aggiunto. L'ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità raccomanda inoltre di vaccinare "insegnanti e altro personale scolastico" nonché di proporre il vaccino "ai bambini vulnerabili e ai bambini che entrano in contatto con adulti vulnerabili, nei Paesi in cui è disponibile". Allo stesso tempo però, almeno fino alla fine dell'inverno Kluge chiede ai governi di preparare piani di didattica a distanza che "affianchino le lezioni in presenza". "Il numero di persone contagiate sarà così alto in molti Paesi che le scuole potrebbero non essere in grado di rimanere aperte, a causa della mancanza di personale".

(Unioneonline/D)

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