Brian Laundrie, fidanzato di Gabby Petito, la ragazza scomparsa mentre era in vacanza on the road negli Stati Uniti e ritrovata poi senza vita, si è suicidato.

Si chiude così il cerchio della drammatica vicenda che ha tenuto banco negli Usa per mesi. Precisamente, dalla fine dell’agosto scorso, quando della giovane, 22 anni, si era persa ogni traccia.

La coppia era partita nel corso dell’estate per un viaggio attraverso gli Usa. Durante una tappa alla Teton National Forest in Wyoming, Gabby – originaria della zona di New York - aveva però improvvisamente smesso di farsi sentire con la madre, la quale, l’11 settembre, aveva presentato denuncia di scomparsa.

Le autorità avevano così cercato di contattare e interrogare Laundrie, che nel frattempo era tornato nella sua casa in Florida. Poi anche lui era scomparso. O, meglio, fuggito, dopo aver appreso che la polizia era sulle sue tracce. 

Una prima svolta tragica nel caso era arrivata con il ritrovamento delle spoglie della giovane e con la conferma, dopo l’autopsia, dell’omicidio, avvenuto per strangolamento.

La caccia a Laundrie si era quindi fatta più serrata e il mese scorso altri resti erano stati rinvenuti, in una zona paludosa della Florida. Si ipotizzò potessero essere del giovane, ma erano pesantemente compromessi e dunque erano stati avviati accertamenti. 

A conclusione degli esami, ora è arrivata la conferma, per voce dell’avvocato della famiglia Laundrie: appartengono a Brian, che si sarebbe appunto tolto la vita con un colpo d’arma da fuoco.

Quanto al movente, si è parlato di litigi, crisi, tradimenti. Ma l’inchiesta non è ancora arrivata a dare certezze. 

(Unioneonline/l.f.)

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