Si fa sempre più incandescente la campagna elettorale in vista delle presidenziali Usa del prossimo ottobre.

E ormai è vero e proprio scontro a viso aperto fra i team elettorali del presidente uscente – democratico – Joe Biden e del rivale repubblicano Donald Trump. 

Ultimo casus belli, l’ingaggio, da parte dell’entourage democratico, di Robert De Niro per una conferenza stampa fuori dal tribunale di New York dove il magnate è sotto processo per le accuse mosse dalla ex pornostar Stormy Daniels.

Nell’occasione l'attore premio Oscar non ha tirato in ballo il dibattimento in corso, ma ha attaccato “politicamente” il candidato repubblicano, imputandogli responsabilità nell’assalto al Capitol Hill e definendolo «un imbroglione», un «compratore di voti» e un «peccatore che si vantava delle sue aggressioni sessuali».

Ancora, «Trump – ha tuonato De Niro – non vuole distruggere solo questa città, ma il Paese e alla fine il mondo».

Immediata la reazione di Jason Miller, portavoce dello staff di Trump: «La gente di Biden l'ha fatto, alla fine. Dopo aver detto per mesi che la politica non aveva nulla a che fare con questo processo, si sono presentati e l'hanno fatta con un evento elettorale, reclutando questo attore ormai slavato». 

(Unioneonline)

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