Gli occhi del mondo puntati sul Cremlino, che ha deciso di mettere in atto una nuova escalation, annunciando i referendum per l’annessione alla Russia dei territori invasi del Donbass ucraino e – come confermato per voce di Vladimir Putin in persona – di richiamare circa 300mila riservisti.

I toni usati dal presidente russo non possono non destare preoccupazione: “L'Occidente – ha detto lo Zar - ha superato ogni limite. Useremo tutti i mezzi per difenderci”. Un riferimento affatto velato al possibile impiego di armi nucleari. Dure le reazioni della comunità internazionale. 

L’Unione Europea ha paventato subito nuove sanzioni: “Altre misure restrittive verranno adottate al più presto in coordinazione con i nostri partner", ha comunicato l'Alto Rappresentante degli Affari Esteri di Bruxelles Josep Borrell.

E anche Londra non è rimasta a guardare, con la premier Liz Truss che ha annunciato che il Regno Unito manterrà il sostegno militare a Kiev "fino a quando l'Ucraina non avrà trionfato".

"Una guerra nucleare non può essere mai vinta e non deve essere combattuta", ha detto invece il presidente Usa Joe Biden intervenendo all'assemblea generale dell'Onu. "Non vogliamo conflitti – ha aggiunto – e non vogliamo una nuova guerra fredda".

Intanto, su su Telegram il vicepresidente del consiglio di sicurezza di Mosca Dmitry Medvedev alza ulteriormente i toni, spiegando che dopo i referendum per l'annessione del Donbass “la protezione di tutti i territori che hanno aderito sarà significativamente rafforzata dalle forze armate russe".

“La Russia – ha aggiunto Medvedev – ha annunciato che non solo le capacità di mobilitazione, ma anche qualsiasi arma russa, comprese le armi nucleari strategiche e le armi basate su nuovi principi, potranno essere utilizzate per tale protezione".

Lo scrive avvertendo che "l'ipersonico è in grado di raggiungere obiettivi in Europa e negli Stati Uniti molto più velocemente".

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Le notizie di ora in ora

Zelensky ai russi: Protestate contro la mobilitazione”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato oggi i russi a "protestare" contro la mobilitazione parziale annunciata dal leader russo Vladimir Putin. "55.000 soldati russi sono morti in questi sei mesi di guerra... Vuoi che siano di più? No? Allora protesta. Reagisci, scappa o arrenditi" all'esercito ucraino, ha detto Zelensky nel suo discorso quotidiano rivolgendosi ai russi. "Sei già complice di tutti questi crimini, omicidi e torture di ucraini. Perché sei stato in silenzio", ha aggiunto Zelensky. "E ora tocca a te scegliere: per gli uomini in Russia, questa è una scelta di morire o vivere, di diventare uno storpio o di preservare la salute". "Per le donne in Russia, la scelta è quella di perdere mariti, figli, nipoti per sempre, o cercare ancora di proteggerli dalla morte", ha continuato.

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Kiev: "Molti torturati tra i prigionieri ucraini liberati”

"Molti" dei 215 prigionieri di guerra ucraini rilasciati nello scambio delle scorse ore con la Russia sono stati "torturati" durante la cattività. Lo affermano le autorità di Kiev.

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Lavrov all'Onu respinge le accuse occidentali sull'Ucraina

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha respinto al Consiglio di Sicurezza Onu le accuse occidentali sull'Ucraina e ha accusato Kiev di "trascinare i combattimenti per indebolire la Russia".

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La Norvegia sospende l’accordo di semplificazione dei visti con la Russia

La Norvegia ha "sospeso temporaneamente l'accordo sulla semplificazione del regime dei visti" siglato nel 2007 con la Russia. Lo ha reso noto l'Agenzia per la migrazione di Oslo in una nota, citata dal Barents Observer, precisando che la decisione, che ricalca quella del Consiglio Ue del 9 settembre scorso, è in vigore da oggi. Secondo il giornale norvegese, la norma comporterà costi più alti e tempi burocratici più lunghi per i russi che vogliano far richiesta di un visto per entrare nel Paese, riducendo così significativamente il numero di coloro cui verrà concesso. Norvegia e Russia condividono una frontiera lunga 198 km.

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Media: “La Russia mobiliterà un milione di persone”. Cremlino: “Bugie”

I soldati che potranno essere richiamati al fronte dalla Russia alla luce della mobilitazione parziale annunciata da Vladimir Putin non sarebbero 300mila, come dichiarato dal ministro della Difesa Serghei Shoigu, ma un milione. Lo afferma la Novaya Gazeta Europe, citando una fonte del Cremlino. Il sito ricorda che l'articolo 7 del decreto, in cui si indica il numero delle persone arruolabili, è stato secretato. "La cifra è stata corretta più volte e alla fine si è deciso per un milione", ha riferito la fonte. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha smentito la ricostruzione, definendola alla Tass "una menzogna".

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Finlandia, aumentano i russi che passano la frontiera

È aumentato il traffico dei cittadini russi che arrivavano in Finalndia varcando i valichi di frontiera nell'area sudorientale: lo afferma la guardia di frontiera finlandese su Twitter, citata dal quotidiano finlandese AAmulehti. Matti Pitkäniitty, capo dell'unità di cooperazione internazionale della Guardia di frontiera, ha affermato che un totale di 4.824 cittadini russi sono arrivati ieri in Finlandia attraverso il confine. Rispetto al mercoledì della settimana precedente, il numero di arrivi è stato superiore al normale. 

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Ancora bombe a Zaporizhzhia

L'esercito russo ha bombardato in mattinata la città e la regione di Zaporizhzhia, area dove si trova la più grande centrale nucleare d'Europa. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh. "Il nemico ha colpito il centro regionale. Alcune zone sono rimaste senza elettricità. Sono in corso accertamenti su eventuali vittime e distruzioni", ha affermato.

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Usa: “Riservisti? Mosca in difficoltà”

La decisione del presidente Putin di mobilitare parzialmente i cittadini russi, ordinando loro di combattere in Ucraina, riflette le difficoltà del Cremlino sul terreno di battaglia, l'impopolarità della guerra e la riluttanza dei russi a combatterla": lo afferma il segretario di stato Usa Antony Blinken. "Putin non sta operando da una posizione di forza ma questo e' piuttosto un segno del fallimento della sua missione", ha aggiunto.

(Unioneonline)

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