Domenica si tengono le attesissime elezioni tedesche. Una tornata elettorale destinata, a prescindere dall’esito, a entrare nella storia perché chiude un’epoca in Germania, quella di Angela Merkel ininterrottamente alla guida del Paese da 16 anni.

Secondo i sondaggi le distanze tra i due principali partiti si assottigliano, e i socialdemocratici – dati in vantaggio da settimane - devono lottare fino all’ultimo voto se vogliono coronare il sogno di riportare un loro esponente alla guida del governo.

Da una parte i conservatori della Cdu (il partito della Merkel) di Armin Laschet, dall’altra i socialdemocratici di Olaf Scholz, attuale vicecancelliere. Partiti che da anni governano assieme sotto la guida di Angela Merkel.

"Sento che la gente vuole una svolta, lo sento nelle piazze. Noi vogliamo questo cambiamento, un governo a guida Spd”, ha detto Olaf Scholz. Gli ha replicato proprio Merkel: “Per garantire stabilità alla Germania il cancelliere dovrà essere Armin Laschet”.

Poi ci sono i Verdi, partito molto forte in Germania, che cercano di approfittare della spinta di Fridays for future e delle tragiche alluvioni, guidati da Annalena Baerbock. Quindi i liberali di Christian Lindner, l’Afd, partito di ultradestra, e la Linke, l’estrema sinistra.

L’ultimo sondaggio Allensbach attribuisce il 26% ai socialdemocratici e il 25 alla Cdu. Poi i Verdi al 17, i liberali al 10,5, Afd al 10 e Linke al 5, in bilico per l’ingresso al Bundestag.

IL SISTEMA ELETTORALE TEDESCO – In Germania si vota con un proporzionale puro con soglia di sbarramento alta, un partito deve ottenere almeno il 5% dei voti per entrare in Parlamento.

Ogni partito si presenta alle elezioni con un candidato cancelliere, ma il capo del governo viene eletto dal Bundestag. Solitamente, praticamente sempre, una volta che è stata formata una coalizione di governo, proprio per il proporzionale puro che rende difficile per un solo partito l’ottenimento di più del 50% dei seggi. Per questo ci vuole tempo, a volte anche mesi. E nel frattempo resta in carica la cancelliera precedente, dunque Angela Merkel.

Olaf Scholz in caso di vittoria vuole tentate come prima strada quella delle consultazioni con Verdi e Liberali e tenere fuori dall’esecutivo la Cdu. A questo punto, dato per scontato l’ok dei Verdi, la partita è nei mani del leader liberale Lindner che ha già detto di preferire una coalizione con Verdi e Cdu.

Il post voto, insomma, presenta diverse insidie. E i risultati elettorali saranno solo l’inizio di una lunga trattativa.

(Unioneonline/L)

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