"Questo signore ignora cosa sta accadendo qui. Ma la sua ignoranza porta anche al disconoscimento della lotta di un popolo. Una lotta che oggi è riconosciuta da tutto il mondo, da 26 nazioni europee su 28, dai Paesi africani, in Oceania…". A parlare, in un colloquio con il quotidiano la Repubblica, è Juan Guaidò.

L'autoproclamato presidente ad interim del Venezuela fa riferimento a un post di Alessandro Di Battista, esponente del Movimento 5 Stelle, che spiega le ragioni della "posizione neutrale" italiana al cospetto della crisi venezuelana.

"Venisse qui a farsi un giro - continua Guaidò - a vedere qualche ospedale, o magari qualche città di frontiera, a Boa Vista, si facesse due chiacchiere con i parenti dei nostri prigionieri politici, dei nostri esiliati...".

Guaidò fa sapere di aver parlato - in questi giorni - con molti italiani, compreso il vicepremier leghista Matteo Salvini: "Mi tengo in contatto con lui, e frequento gli italo venezuelani. Il mio stupore nei confronti della posizione dell'Italia è anche il loro. Non prendere posizione in un momento come questo per noi equivale a schierarsi con l'oppressore", ha ribadito.

(Unioneonline/s.a.)
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