Celebrato dai rappresentanti istituzionali italiani – da Draghi e Di Maio - per aver deciso di rimanere a Kiev a prestare assistenza ai nostri connazionali, l’ambasciatore italiano Pier Francesco Zazo oggi è riuscito a portare in salvo una ventina di minori ucraini.

La sede diplomatica proprio oggi è stata trasferita da Kiev a Leopoli, conseguenza del drammatico peggioramento della situazione nella capitale ucraina.

E nel corso del trasferimento Zazo ha portato in salvo circa 20 minorenni, tra cui sei neonati che aveva accolto in ambasciata in questi giorni perché privi di un posto sicuro in cui stare.

Oggi durante l’informativa in Senato l’ennesimo plauso per lui: "Voglio ringraziare l’Ambasciatore in Ucraina, Pier Francesco Zazo, il personale dell’Ambasciata per lo spirito di servizio, la dedizione e il coraggio. L’Unità di Crisi mantiene regolari contatti con i nostri connazionali in Ucraina e con i familiari in Italia", ha detto.

Plauso anche dal sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola: "Grande orgoglio l'ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo, che nel trasferimento dell'ambasciata da Kiev a Leopoli ha portato in salvo un gruppo di minori e neonati. L'ennesima riprova del lavoro straordinario del corpo diplomatico e delle forze armate. Grazie", ha scritto in un tweet.

Zazo è ambasciatore d’Italia a Kiev dallo scorso gennaio. Nato a Benevento 63 anni fa, in passato ha prestato servizio anche all’Ambasciata d’Italia a Mosca.

(Unioneonline/L)

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