L’annuncio ufficiale arriverà oggi ma la notizia è già stata anticipata da alcuni media. Gli Usa hanno raggiunto un traguardo storico sulla fusione nucleare grazie alla produzione per la prima volta nella storia di una reazione che genera più energia di quella necessaria per innescarla. Con la tecnica laser, e non con quella a confinamento magnetico su cui invece ha preferito investire l’Ue.

Si apre quindi la via per un'energia illimitata, pulita e a basso costo che in un solo colpo potrebbe consentire di ridurre l'inquinamento, frenare il cambiamento climatico, garantire lo sviluppo dei Paesi più poveri. E cambiare di conseguenza i rapporti di forza nella mappa geopolitica, ridimensionando il potere di Paesi la cui economia dipende in gran parte dall'export di combustibili fossili, come la Russia e i Paesi del Golfo.

«C'è un grande orgoglio che questo sia avvenuto negli Stati Uniti», ha ammesso David Edelman, alto dirigente della Tae, grossa società privata per l'energia da fusione. Certo, ci vorrà tempo per arrivare all'uso commerciale dell'energia da fusione nucleare, 10 anni o forse decenni, come avvisano gli esperti, che già si chiedono se non sarà troppo tardi per invertire il climate change.

«Per gran parte di noi, è solo questione di tempo», ha dichiarato al Washington Post uno degli scienziati della National Ignition Facility della “Lawrence Livermore National Laboratory” in California, dove è stata fatta la scoperta.

A differenza dell'energia da fissione nucleare, quella prodotta nelle centrali atomiche con la pericolosa scissione di un nucleo pesante in due più leggeri e il problema delle scorie, quella da fusione riproduce il processo che avviene nelle stelle e nel Sole, con la combinazione senza rischi di due nuclei leggeri in un nucleo pesante. Come combustibile si usa l'idrogeno, praticamente inesauribile.

Ma come funziona? Si avvicinano due nuclei fino a farli fondere tra loro a densità e temperature altissime (milioni di gradi Celsius) per superare la repulsione elettromagnetica. In questo modo si trasforma l'energia della reazione in elettricità che può alimentare case, uffici, aziende senza emettere carbonio nell'aria o produrre scorie radioattive da smaltire nell'ambiente.

(Unioneonline/s.s.)

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