Anche in Tunisia è iniziata la fase 2, ma è un po' troppo sessista.

Il decreto prevede infatti che devono restare in casa "i pensionati con più di 65 anni" e "le madri con figli di età inferiore ai 15 anni".

Le misure hanno scatenato numerose proteste sui social, in molti hanno parlato di testo "patriarcale e sessista".

Diverse associazioni, femministe e non, hanno diffuso un comunicato in difesa dei diritti delle donne, nel quale si ricorda che la Costituzione adottata nel 2014 dopo le primavere arabe garantisce l'uguaglianza tra i sessi.

Una vera e propria ondata di proteste che hanno spinto l'esecutivo a tornare sui suoi passi e ad annunciare che il decreto sarà riformulato.

Ma c'è poco tempo: le severe misure di distanziamento sociale varate il 22 marzo saranno allentate parzialmente a partire da domani, con un ritorno al lavoro per il 50% delle persone occupate nei settori non essenziali.

Sono 998 i casi ufficiali di coronavirus nel Paese, appena due in più quelli registrati nelle ultime 24 ore. I decessi sono 41, 24 i pazienti ancora in rianimazione.

(Unioneonline/L)
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