La Camera americana a maggioranza repubblicana ha autorizzato l'indagine per l'impeachment di Joe Biden. La risoluzione per formalizzare l'inchiesta di impeachment è stata approvata con 221 voti a favore e 212 voti contrari.

Nel mirino gli affari del “first son” Hunter Biden, chiamato a testimoniare e indagato per reati fiscali e presunte storie di corruzione.

E proprio Hunter Biden è uscito allo scoperto con dichiarazioni pubbliche: «Lasciatemi affermare nel modo più chiaro possibile che mio padre non è coinvolto finanziariamente nelle mie attività, né quando ero un avvocato né quando ero membro del cda di Burisma (società energetica ucraina, ndr) né nella mia partnership con un uomo d'affari privato cinese né nei miei investimenti in Usa o all'estero, e certamente non nella mia veste di artista». Ha ammesso i propri fallimenti personali e professionali ma ha precisato che non sono motivo per un impeachment.

«Si tratta di corruzione pubblica ai massimi livelli, ci sono prove serie», gli ha risposto James Comer, presidente della commissione di sorveglianza della Camera, una delle tre che da un anno indaga su di lui e sul padre. «Non è il figlio del presidente a stabilire le regole», ha aggiunto, definendo «inaccettabile» il suo rifiuto di deporre a porte chiuse e minacciando una denuncia per oltraggio al Congresso.

Dopo il voto della Camera è intervenuto anche il presidente Usa: «I repubblicani – ha detto Joe Biden – perdono tempo in acrobazie politiche senza fondamento. Gli americani hanno bisogno che i loro leader in Congresso agiscano su priorità importanti per il Paese e il mondo. Ho incontrato il presidente ucraino, che sta conducendo il suo popolo in una battaglia per la libertà contro l'aggressione della Russia. I repubblicani in Congresso non agiranno per aiutare. Il popolo di Israele si sta battendo contro i terroristi e sta aspettando il nostro aiuto. I repubblicani in Congresso non agiranno per aiutare. Dobbiamo affrontare la situazione al nostro confine del sud e io sono determinato a cercare di risolvere il problema. Abbiamo bisogno di fondi per rafforzare la sicurezza al confine ma i repubblicani non agiranno per aiutare».

«Trovata politica senza fondamento, non ci sono prove», è invece il commento della portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.

(Unioneonline/L)

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