È una giornata decisiva per il governo Merkel: dopo l'incontro - molto teso riferiscono - a porte chiuse tra la Cancelliera e il ministro dell'Interno Horst Seehofer, oggi ci sono le riunioni dei due partiti, Cdu e Csu, tra cui potrebbe finire un'alleanza che va avanti senza interruzioni da 70 anni.

L'alleato bavarese, ministro dell'Interno, sta pressando da tempo la Merkel perché non condivide la sua politica sui migranti e vorrebbe dare il via ai respingimenti unilaterali che la Cancelliera non vuole.

E a mette in ulteriore difficoltà la tenuta dell'esecutivo e la stessa Merkel sono i Paesi del blocco di Visegraad: Praga, Budapest e Varsavia hanno smentito quanto detto dalla Cancelliera a margine del Consiglio Ue, ovvero che Berlino avrebbe raggiunto accordi con 14 Paesi per accelerare le procedure di respingimento dei migranti registrati in altri Paesi che ora si trovano in Germania.

Tra quei 14 Paesi, aveva detto la Merkel, c'erano anche Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia, che hanno appunto smentito. "Mi dispiace per l'equivoco, non abbiamo stipulato accordi ma c'è stato uno scambio a livello politico", ha precisato la Cancelliera in un'intervista nel corso della quale ha parlato anche dell'Italia.

E definito "impossibile" un accordo con Roma: "L'Italia - ha dichiarato - vuole prima ottenere una riduzione dei migranti che arrivano in quel Paese".

La prima delle due riunioni è quella della Csu, poi tocca alla Cdu.

E il ministro Seehofer, parlando ai vertici del suo partito riuniti a Monaco, ha detto di non essere contento dei risultati ottenuti dalla Merkel al summit Ue dei migranti: né il testo dell'accordo né le intese bilaterali fatte dalla Cancelliera sono a suo avviso efficaci, così il leader della Csu è tornato sulla sua proposta originaria, il respingimento unilaterale dalla Germania dei migranti già registrati in altri Paesi.

Ora tocca alla Cdu e, stando a quanto afferma la stampa tedesca, Merkel ha tempo fino a stasera per presentare un piano che blocchi l'immigrazione.

Se così non fosse si arriverebbe a una rottura tra i due partiti, alleati ormai da 70 anni: la Csu è la costola bavarese della Cdu, e il suo leader Seehofer vuole una politica più dura sull'immigrazione per contrastare in Bavaria - in vista delle imminenti elezioni regionali - l'ascesa dell'estrema destra.

In caso di rottura sarebbe la fine della Grosse Koalition che vede partecipare anche i socialdemocratici, e sarebbe anche la fine del governo Merkel, a meno che la Cancelliera non riesca a trovare un altro alleato.

(Unioneonline/L)

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