Ancora tensioni tra Pyongyang e Washington.

Durante il secondo giorno di riunioni plenarie del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori, in un discorso sulla strategie della politica estera, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha dichiarato che il Paese deve prepararsi sia "al dialogo" che "allo scontro" con gli Stati Uniti "per difendere la dignità nazionale".

In particolare, "ha sottolineato la necessità di essere pienamente pronti allo scontro".

Non cambia quindi la linea aggressiva del dittatore, dopo l’elezione a presidente del democratico Joe Biden avvenuta lo scorso novembre. 

Pyongyang ha già accusato il capo di Stato di perseguire "una politica ostile" e ha definito "un grosso errore" la sua affermazione di voler contrastare il programma nucleare nordcoreano "con la diplomazia e una dura deterrenza". 

L'attuale presidente americano ha già fatto sapere di non essere intenzionato a organizzare un vertice con Kim, come aveva fatto invece il suo predecessore Donald Trump, a meno che non venga presentato un piano concreto per negoziare sull'arsenale nucleare del Paese asiatico.

(Unioneonline/F)

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