Il tribunale britannico di Southwark ha condannato il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, a 50 settimane di carcere per aver violato i termini della libertà provvisoria.

Il fatto risale al 2012, quando l'attivista e blogger si rifugiò nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra, dopo aver ottenuto asilo nella sede diplomatica per evitare di essere estradato in Svezia, dove era stato accusato di stupro; accusa poi caduta.

È prevista invece per domani l’udienza per l’estradizione negli Stati Uniti, dove rischia cinque anni per l'accusa di pirateria informatica: insieme al soldato Bradley Manning (oggi Chelsea Manning) è sospettato di aver hackerato sistemi informatici governativi americani, sottraendo e diffondendo dei documenti.

Lo scorso 11 aprile Assange è stato arrestato da Scotland Yard dopo che il Paese sudamericano gli ha revocato il diritto di asilo, accusandolo di aver violato le condizioni imposte da Quito.

(Unioneonline/F)
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