Due detective della polizia di New York, di cui uno che fa parte della scorta del sindaco Eric Adams, sono sotto indagine per presunti legami con il caso dell'italiano torturato a New York Michael Valentino Teofrasto Carturan.

Lo riporta il New York Post. Lo staff del sindaco ha confermato la loro «sospensione» e si è detto «turbato» dalle accuse. «Ogni dipendente comunale è tenuto a rispettare la legge, compresi gli agenti. Siamo turbati dalle accuse e, non appena ne siamo venuti a conoscenza, li abbiamo posti in servizio con turni ridotti al minimi», ha detto lo staff di Adams. 

L’italiana coinvolta intanto si difende: «E' tutto un equivoco», ha detto Beatrice Folchi ad alcuni dei suoi conoscenti di Latina, di dove è originaria. La ragazza è stata fermata inizialmente dalla polizia di New York insieme a John Woeltz, il trader aggressore, ma il procuratore ha deciso di non procedere con le accuse in attesa che le indagini procedano. Per ora l'unico in carcere è Woeltz, il trader di criptovalute che voleva le password degli account in Bitcoin di Michael Valentino Teofrasto Carturan e lo ha torturato senza successo per cercare di ottenerle.

Il 37enne originario del Kentucky ha accumulato una vasta ricchezza e le autorità vogliono capire come sia riuscita ad accumularla. Woeltz vale - secondo gli inquirenti - 100 milioni di dollari, ha un aereo privato e un elicottero.

La polizia continua intanto a passare al setaccio la casa delle torture, un lussuoso appartamento di otto camere da letto nella Grande Mela in affitto per 30.000 dollari al mese. Prosegue anche la caccia a un secondo uomo, il presunto complice, che è ancora in libertà. Le autorità puntano ad accertare se l'aggressione sia parte di una trappola organizzata ben più ampia visto che, secondo indiscrezioni, Woeltz aveva stabilito contatti con diversi giovani europei interessati al blockchain. L'arresto di Woeltz segue una serie di attacchi a personalità nel settore delle criptovalute negli Stati Uniti e altrove, in cui le vittime e le loro famiglia sono state rapite o aggredite a scopo di estorsione.

(Unioneonline)

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