Nuova stretta del governo israeliano per far fronte all’avanzata della variante Delta, che ha causato una nuova ondata di Covid anche nel Paese più vaccinato al mondo.

Tra le nuove misure ce n’è una in particolare che fa discutere: è l’estensione del Green Pass, che dal 18 agosto sarà obbligatorio dai tre anni in su. Visto che nessun vaccino è stato approvato per i bambini fra i tre e i dodici anni, si tratta sostanzialmente di un obbligo di tampone che servirà per permettere di frequentare scuole, piscine, hotel e palestre.

Il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha dichiarato che da mercoledì lo Stato finanzierà test illimitati per i bambini dai tre agli 11 anni. E durante un colloquio con l'amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla lo ha esortato ad accelerare l'approvazione del vaccino contro il Covid-19 per i minori di 12 anni.

In Israele il Green Pass è già obbligatorio per accedere a quasi tutte le attività per tutte le persone con più di 12 anni.

Altre misure, la reintroduzione del “codice viola” nei centri commerciali e nelle aree commerciali: ovvero la presenza massima di una sola persona ogni sette metri quadri.

Secondo il premier "è in atto una corsa fra il diffondersi della pandemia Delta e la campagna di vaccinazione. Dobbiamo tenerci pronti ad affrontare una situazione in cui si verifichi un aumento simultaneo dei ricoveri in tutti gli ospedali".

Dal 30 luglio a ieri è stata somministrata la terza dose di vaccino Pfizer a 713 mila ultrasessantenni che si erano vaccinati con due dosi oltre cinque mesi fa. 

(Unioneonline/L)

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