Sembra reggere la tregua tra Israele e Hamas, dopo il cessateil fuoco scattato alle 2 ora locale (l'una in Italia).

L’intesa per mettere fine alle ostilità – i raid dello Stato ebraico nella Striscia di Gaza e il lancio di razzi da Gaza verso Israele – è stata mediata da Egitto e dalle Nazioni Unite.

Nel sud di Israele la vita sta gradualmente tornando alla normalità e le autorità militari si apprestano a revocare le misure di emergenza imposte alla popolazione.

Secondo la radio militare oltre alla sospensione delle ostilità Israele non si è assunto alcun altro impegno e nei prossimi giorni, ha aggiunto, emissari dell'Egitto si recheranno in Israele e a Gaza per discutere il rafforzamento della tregua. 

LE REAZIONI – Dal canto proprio, Hamas rivendica la '"vittoria" nel conflitto con Israele e Khalil al-Hayya, numero due dell'ufficio politico del movimento nella Striscia di Gaza, ha promesso che presto inizierà la ricostruzione delle case distrutte dagli attacchi israeliani degli ultimi giorni. 

Per il presidente Usa Joe Biden – che ha ringraziato l’Egitto per l’attività di mediazione – il cessate il fuoco tra Israele e Hamas è "una vera opportunità" per fare progressi dopo il conflitto israelo-palestinese, durato 11 giorni.

Anche il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, "plaude" al cessate il fuoco e  lo stesso "chiede a entrambe le parti di osservare la tregua".

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha invece scritto su Twitter:  "Esorto entrambe le parti a consolidarlo e a stabilizzare la situazione a lungo termine. Solo una soluzione politica porterà a tutti pace e sicurezza durature".

IL BILANCIO – Secondo il ministero della sanità di Gaza il numero complessivo dei morti registrati nella Striscia in questi giorni di conflitto è salito a 232, di cui 65 bambini, 39 donne e 17 anziani. I feriti sono invece circa 1.900.

(Unioneonline/l.f.)

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