Non solo l’Autopilot, il sistema di assistenza alla guida, era spento al momento dello schianto. Anche fosse stato acceso, la strada percorsa dall’auto non ne avrebbe permesso l’utilizzo perché priva di strisce segnaletiche. Questa in sostanza la difesa di Musk attraverso Twitter, il social attraverso cui l’imprenditore è seguito da oltre 50 milioni di utenti.

Il polverone che si è sollevato in seguito alla notizia dell’incidente che ha provocato la morte di due persone a bordo di una Tesla, senza che nessuna delle due fosse al posto di guida, sembra non essere ancora dissipato. Ieri i titoli Tesla hanno accusato il contraccolpo perdendo oltre il 3% e nemmeno la prima difesa social da parte di Musk sembrava aver placato gli animi. L’imprenditore sudafricano infatti si era affrettato a twittare che “presto, le Tesla con Autopilot avranno un decimo delle probabilità di fare un incidente rispetto a quelle di una automobile media”.

Poche ore fa, invece, quella che sembra essere la difesa più convincente, in risposta ad un follower e fan che faceva notare quanto fosse strano e improbabile l’accaduto dal momento che il sedile di guida riconosce la presenza o meno del conducente. Non solo, l’Autopilot, anche se inserito, si sarebbe disattivato poiché ogni 10 secondi il sistema controlla che le mani del conducente siano sul volante.

(Unioneonline)
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