15 agosto 2010 alle 12:29aggiornato il 15 agosto 2010 alle 12:29
In fumo un quarto del raccolto di grano:embargo sulle esportazioni dalla Russia
E' entrato in vigore oggi l'embargo sull'esportazione di grano dalla Russia, terzo esportatore mondiale, devastato da settimane di vasti incendi e da una calura senza precedenti che si stima abbiano fatto andare in fumo almeno un quarto dei raccolti. Il provvedimento, firmato il 5 agosto dal premier, Vladimir Putin, mirato a evitare un'impennata dei prezzi sul mercato interno, resterà in vigore fino al 31 dicembre e potrà essere ulteriormente esteso temporalmente se lo richiederà lo stato dei raccolti.Lo stato d'emergenza per siccità e incendi è stato esteso a 27 regioni agricole della Russia, che dai 97 milioni di tonnellate di grano raccolto nel 2009 è stata costretta a rivedere le stime di quest'anno a 60-65 di tonnellate. Il consumo interno medio è di circa 78 milioni di tonnellate, anche se il Paese può contare anche su una riserva di 9,5 milioni di tonnellate e su 21 milioni di tonnellate eccedenti dal raccolto dello scorso anno. Nel 2009 sono state esportati 21,4 milioni di tonnellate di grano russo. L'embargo, nelle intenzioni del governo, dovrebbe avere l'effetto di calmierare i prezzi sul mercato interno russo: all'atto di firmare il decreto - e allo stesso tempo salvaguardare il bestiame russo", evitando l'abbattimento per mancanza di mangime.
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