Prima le hanno negato l’accesso al test d’ingresso di Agronomia, la facoltà dei suoi sogni, perché indossava un paio di shorts. Poi gli esaminatori l’hanno richiamata e l’hanno fatta partecipare, ma costringendola a coprire le gambe con una tenda.

E’ successo in India a Tezpur, nello stato di Assam. Vittima una diciannovenne, Jublee Tumuli.

"L’esperienza più umiliante della mia vita”, così l’ha definita la ragazza.

Ai media locali ha raccontato di non aver avuto problemi all’ingresso nell’istituto, ma una volta giunta all’edificio dove avrebbe dovuto sostenere il test è stata fermata perché aveva le gambe scoperte dalle ginocchia in giù.

"Mi hanno detto di trovare un paio di pantaloni più lunghi”, il suo racconto. “Mio padre che era lì con me è andato nel negozio più vicino, ma quando gli esaminatori non lo hanno visto arrivare mi hanno costretto a fare l’esame avvolgendo una tenda intorno alle gambe”.

Nel regolamento che ha letto, la ragazza ha precisato come non fosse previsto nessun dress code specifico.

La studentessa si sente profondamente offesa: “Nessuno punta il dito se un ragazzo indossa qualcosa di simile. Loro possono andare nudi in pubblico, indossare un gilet e nessuno dice nulla. E poi qui non fanno rispettare i protocolli anti-Covid, non vigilano su temperatura e corretto utilizzo delle mascherine, ma controllano i nostri abiti”.

La battaglia della 19enne non finisce qui, ha promesso di denunciare tutto in una lettera al ministro dell’Istruzione di Assam Ranoj Pegu.

(Unioneonline/L)

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