"Non è all'altezza".

Mitt Romney - esponente del Partito repubblicano che nei prossimi giorni giurerà come senatore - ha attaccato pubblicamente il presidente americano Donald Trump.

L'ex candidato presidenziale sostiene che la condotta del capo di Stato "negli ultimi due anni, in particolare le sue azioni in questo mese, è la prova che non è stato all'altezza dell'incarico".

Ha poi aggiunto che che la presidenza "ha avuto una caduta profonda" a dicembre con "le partenze del capo del Pentagono Jim Mattis e del capo dello staff della Casa Bianca John Kelly, la nomina di alti dirigenti di minore esperienza, l'abbandono degli alleati che hanno combattuto accanto a noi".

Il riferimento è all'annuncio dell'inizio del ritiro delle truppe americane dalla Siria, legato alla presunta vittoria sull'Isis sbandierata dal tycoon Su Twitter.

"Non intendo commentare ogni tweet o errore ma farò sentire la mia voce contro dichiarazioni o azioni significative che sono divisive, razziste, sessiste, anti-immigrati, disoneste o distruttive per le istituzioni democratiche", ha concluso.

Con queste dichiarazioni Romney si propone di fatto di raccogliere l'eredità del senatore John McCain, repubblicano dissidente nei confronti del magnate newyorchese morto lo scorso 25 agosto.

(Unioneonline/F)
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