Le proteste delle famiglie delle vittime dell’11 settembre e le polemiche dei repubblicani hanno fatto saltare patteggiamento con la mente degli attentati alle Torri Gemelle e due suoi complici. Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, ha sollevato dall'incarico il supervisore del tribunale di guerra di Guantanamo Bay e ha revocato l'accordo raggiunto nei giorni scorsi con i tre uomini che, in cambio della loro dichiarazione di colpevolezza, avrebbero evitato la pena capitale.

Ora rischiano nuovamente la condanna a morte. Il Pentagono ha annunciato la decisione con la pubblicazione di un memorandum che solleva l'alto funzionario del Dipartimento della Difesa responsabile delle commissioni militari dalla sua supervisione del caso contro Khalid Shaikh Mohammed e i suoi presunti complici Walid bin Attach e Mustafa al-Hawsawi, per gli attacchi che hanno ucciso quasi 3mila persone a New York City, al Pentagono e in un campo della Pennsylvania.

Il supervisore, il generale di brigata in pensione Susan K. Escallier, aveva firmato un accordo preliminare con i tre imputati offrendo loro una pena all'ergastolo in cambio della loro dichiarazione di colpevolezza. Nell'atto di revoca, Austin ha assunto la supervisione diretta del procedimento, che ora figura nuovamente come caso da pena capitale.

(Unioneonline/v.f.)

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