Il Papa incontra i bimbi ucraini: “Basta crudeltà, la guerra deve finire”
In aula Paolo VI anche una delegazione proveniente dalla Sardegna. Bergoglio: “Il massacro di Bucha è un’atrocità, ma assistiamo all’impotenza dell’Onu”
"Le recenti notizie sulla guerra in Ucraina, anziché portare sollievo e speranza, attestano invece nuove atrocità, come il massacro di Bucha. Crudeltà sempre più orrende, compiute anche contro civili, donne e bambini inermi. Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al cielo e implora: si metta fine a questa guerra, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione. Preghiamo insieme su questo". Lo ha detto papa Francesco al termine dell'udienza generale, alla quale hanno partecipato anche molti profughi giunti dal Paese invaso dalle truppe russe in Italia, tra cui molti bimbi.
Nell'attuale guerra in Ucraina – ha aggiunto il Santo Padre, cui è stata consegnata una bandiera azzurra e gialla proveniente proprio da Bucha – “assistiamo all'impotenza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Oggi si parla spesso di 'geopolitica', ma purtroppo la logica dominante è quella delle strategie degli Stati più potenti per affermare i propri interessi estendendo l'area di influenza economica, ideologica e militare”.
Una decina di profughi ucraini, tra i quali 6 bambini, presenti all’udienza sono arrivati dalla Sardegna, accompagnati da Ugo Cappellacci, deputato e presidente della sezione Ucraina dell'Unione Interparlamentare, e dal console ucraino nell’Isola Anthony Grande.
Nell'ultima missione "Mamma mia" al confine polacco i due sono riusciti a trasferire nell'Isola 100 profughi a bordo di due bus che si aggiungono ad un altro centinaio di persone, in massima parte minori, che erano già state salvate dalle bombe nelle settimane precedenti.
(Unioneonline/l.f.)