Seconda giornata in Ungheria per papa Francesco.

In agenda, per Bergoglio, una visita alle realtà locali di assistenza caritativa e del sociale. Il Pontefice vedrà alcuni bambini ipovedenti e disabili, i poveri e i rifugiati - molti provenienti dalla vicina Ucraina - e i

giovani.

Poi un incontro privato con i i membri della Compagnia di Gesù nella Nunziatura Apostolica di Budapest. 

Ieri il faccia a faccia con il presidente Viktor Orban e con le altre autorità e gli esponenti della società civile.

Nel suo discorso, nell'ex Monastero Carmelitano di Budapest, sede del governo, Francesco ha puntato il dito contro «la via nefasta delle “colonizzazioni ideologiche”, che eliminano le differenze, come nel caso della cosiddetta cultura gender, che appunto elimina le differenze o antepongono alla realtà della vita concetti riduttivi di libertà, ad esempio vantando come conquista un insensato “diritto all'aborto”, che è sempre una tragica sconfitta».

«Che bello invece - ha sottolineato il Papa - costruire un'Europa centrata sulla persona e sui popoli, dove vi siano politiche effettive per la natalità e la famiglia, perseguite con

attenzione in questo Paese, dove nazioni diverse siano una famiglia in cui si custodiscono la crescita e la singolarità di ciascuno».

(Unioneonline/l.f.)

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