L'esercito sta ancora con Nicolas Maduro ed è il vero grande baluardo a difesa del suo potere, ma non è proprio compatto.

Un generale di divisione dell'accademia di aeronautica, Ramon Rangel, in un video ha esortato le forze armate a sollevarsi contro "la dittatura castro comunista" di Maduro, che "impedisce ai militari di essere leali verso la Costituzione".

"Dobbiamo trovare il modo di superare la paura, scendere in piazza, protestare e trovare l'unione tra i militari per cambiare questo sistema politico e sbarazzarsi del giogo del castro comunismo", ha detto, presentandosi in abiti civili e con la Costituzione in mano.

Maduro, ha aggiunto il generale che afferma di aver partecipato alla rivoluzione chavista, è controllato dai cubani, che avrebbero "ammazzato il comandante Chavez per toglierlo di mezzo e permettere che le nostre ricchezze vengano portate a Cuba per arricchire il castro comunismo".

"Siamo un Paese ricco e viviamo come uno dei Paesi più poveri del continente africano, è venuta l'ora di sollevarci e combattere: leali sempre, traditori mai, perché così stiamo tradendo la Costituzione nazionale. Non dobbiamo servire una persona o una parte politica".

Il generale nel suo discorso non ha mai fatto riferimento a Guan Guaidò, né ha detto di sostenere l'autoproclamato presidente ad interim.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata